Fonseca: “Mayoral-Dzeko? Sono io che decido, non mi faccio influenzare”

Il tecnico giallorosso alla vigilia della sfida con l’Udinese: “Voglio più cattiveria. Pedro è a disposizione. Kumbulla ha avuto un problema, Cristante può sostituirlo”

Paulo Fonseca mette i puntini sulle i. Più di qualche puntino, in realtà, soprattutto quando, in conferenza a Trigoria prima della partita contro l’Udinese, arrivano domande sulla fascia di capitano a Dzeko e sulla possibilità di vedere il bosniaco insieme a Borja Mayoral: “Potete farmi la stessa domanda ogni conferenza, la mia risposta sarà sempre la stessa, non ne parlo più. Vedremo domani chi giocherà, ma sono io che decido, io che preparo la squadra, io che scelgo se e quando possono giocare insieme. Non mi faccio influenzare da quello che si dice o si scrive”. Fonseca lo ribadisce con tono di voce fermo, così come ha lo stesso tono quando spiega di pensare solo “alla partita contro l’Udinese e non al Braga”.

PEDRO OK, DUBBIO KUMBULLA

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Per questo le scelte saranno fatte solo in virtù “della difficile partita” contro la squadra di Gotti: “Pedro è a disposizione, è pronto, El Shaarawy no. Non è pronto fisicamente per giocare, stiamo lavorando per farlo tornare prima possibile perché non ha ancora la condizione ideale. Lui è un esterno, sta capendo bene cosa vogliamo dal suo ruolo, è intelligente e si adatterà facilmente al nostro modulo”. In porta ci sarà Pau Lopez, in difesa Cristante è pronto a sostituire Kumbulla: “Marash ha avuto un problema in allenamento, vediamo come sta, se non ce la farà Cristante è una soluzione. Bryan a Torino non ha fatto il trequartista, lui però può fare tanti ruoli. È molto intelligente, ovunque gioca capisce bene cosa deve fare”.

Cattiveria

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Quello che Fonseca chiede alla squadra è cattiveria nelle situazioni chiave (“e non nelle proteste arbitrali, non è da quello che si giudica l’aggressività”) e una solidità difensiva: “I troppi gol presi sono un problema collettivo, non solo dei tre centrali. Stiamo lavorando per risolverlo”. Battute finali su Tiago Pinto: “Farà cose importanti per il futuro del club” e sulla percezione che ha di Roma e della stima nei suoi confronti: “Non mi sento più stimato fuori, mi fanno piacere i complimenti, soprattutto dei miei colleghi, ma mi sento stimato anche qui”.

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