Fonseca, la difesa fa acqua: alla Roma serve un piano B

ROMA – È cosa nota: se uno vuol mandare al manicomio un tifoso dopo la sconfitta in un match particolarmente sentito non ha altro da fare che dirgli “…però avete giocato bene…“. Esattamente quel che è accaduto dopo Juve-Roma 2-0, non solo per bocca di Fonseca e di alcuni giallorossi. Ora, senza evocare lo scontro ideologico risultatisti-giochisti, vorremmo provare a valutare in modo il più oggettivo possibile quello che sta producendo l’impostazione tattica del tecnico portoghese, arrivati come siamo allo snodo chiave della stagione. La Roma in questo momento è quarta in classifica e la prossima settimana dovrà affrontare in Europa League il Braga (semifinalista di coppa di Portogallo domani sera contro il Porto, dopo il fresco 2-2 in campionato, dove occupano terza e seconda posizione dietro allo Sporting). Ogni errore da qui in avanti costerà il doppio e sarà difficilmente rimediabile.

Analisi

In questo senso, ci pare che il problema centrale sia quello della tenuta difensiva, soprattutto in campionato. La Roma ha ottenuto 30 dei suoi 40 punti contro le squadre che occupano la parte destra della classifica. Contro le grandi (Juve, le milanesi, Napoli e Lazio), in 6 partite ha raccolto solo 3 punti (3 pareggi e 3 ko), subendo ben 16 gol (realizzandone 7). Se si aggiunge il tonfo (4-0) con l’Atalanta, le cose peggiorano ulteriormente. C’è di più: fin qui la Roma ha incassato 35 gol, 32 sul campo (la metà, come detto, in 6 big match!), dato il 3-0 a tavolino di Verona (0-0 al 90’). […]

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