Fonseca: “Ci sono club più forti della Roma, ma puntiamo in alto”

L’allenatore giallorosso in un’intervista al portoghese “Record” ammette: “Altre hanno investito di più, ma io voglio andare in Champions. Il mercato? Avrei voluto solo sostituire Kluivert”

“Ci sono squadre più forti di noi e squadre che hanno investito di più, questo va detto, è la realtà. Ma noi vogliamo lottare per un posto in Champions e io sono ottimista”. Paulo Fonseca, per la prima intervista post mercato e quindi con la rosa al completo, sceglie “Record”, in Portogallo, e parla di tutto: dalla campagna acquisti che lo ha soddisfatto “anche se speravo in un attaccante che sostituisse Kluivert”, del direttore sportivo “che finalmente avremo”, della presenza dei Friedkin “molto importante accanto a noi” e dei trofei con la Roma: “So che è difficile, qui non si vince niente da 12 anni, ma il mio obiettivo è sempre lo stesso”.

BASSO PROFILO

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Se c’è una cosa che Fonseca ha capito, dopo un anno e poco più di Roma, è che alla piazza non bisogna fare finte promesse, ma dire sempre la verità. Ecco la sua: “Questi sono tempi difficili a causa della pandemia, quindi è difficile proiettare il futuro, ma l’obiettivo è quello di fare meglio della scorsa stagione. Tenendo in considerazione che ci sono due squadre che fanno investimenti molto più grandi della Roma. C’è l’Atalanta, che sarà più forte quest’anno dopo l’esperienza di Champions, c’è la Lazio, un gruppo con processi consolidati, ci sono il Milan e il Napoli che si sono rinforzate molto e hanno investito bene. E ci siamo noi: vogliamo essere in questa lotta per la Champions League”. Basso profilo, dunque, senza esagerare.

BILANCI E PREVISIONI

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Fonseca, che dopo la sconfitta col Siviglia aveva definito “positiva” la scorsa stagione e per questo era stato attaccato da molti a Roma, non cambia linea: “Non mi considero mai soddisfatto, ma è stata una stagione molto positiva in cui siamo riusciti a ottenere 70 punti e questi 70 punti nella stagione precedente ci avrebbero dato accesso al terzo posto. In campionato non perdiamo da 11 partite, ora siamo una squadra più offensiva pronta a giocare con due sistemi tattici. Vincere? La realtà è che ci sono squadre in Serie A che hanno avuto più stabilità e hanno investito molto di più della Roma. Nonostante questo, non è cambiata questa mia convinzione, anche se so quanto a Roma e in Italia sia difficile”.

PROPRIETà E MERCATO

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Sulla nuova Roma dei Friedkin, e sul loro primo mercato (ancora senza direttore sportivo), Fonseca dice: “Il nuovo presidente è entrato nel club in modo molto equilibrato e realistico, per noi la loro presenza è molto importante. Il mercato? Noi allenatori non siamo mai soddisfatti. Ci sono una o due posizioni in cui avremmo potuto migliorare. Ora, per me, era importante avere Smalling, Pedro e Mkhitaryan e sono stati importanti gli arrivi di Kumbulla e Borja Mayoral. Penso che sarebbe stato importante l’arrivo di un giocatore per sostituire Kluivert, ma non è stato possibile. Ora non dimentichiamo che la Roma è stata senza un direttore sportivo per diversi mesi, il che ha influenzato anche i nostri movimenti sul mercato e questa figura è molto importante per costruire una squadra vincente”. Battute finali dedicate alle voci – reali o meno – che lo volevano e lo vogliono in bilico se non porterà risultati a breve: “Cerco di vivere ogni giorno in modo equilibrato. Sono sempre stato concentrato esclusivamente sul mio lavoro. La verità è che nelle mie conversazioni con i nuovi proprietari ho sempre sentito totale fiducia”.

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