Fondo, stadio, rinnovi, mercato… Zhang: il (tanto) lavoro è iniziato

Atterrato ieri a Linate con un volo privato da Nanchino, il presidente dell’Inter non ha perso tempo e ha già incontrato gli a.d. Marotta e Antonello

A Milano in anticipo rispetto alle previsioni: un chiaro segnale di quanta voglia abbia di Inter e di un futuro ancora vincente. Atterrato ieri a Linate con un volo privato da Nanchino, Steven Zhang non ha perso tempo e già nelle ore successive ha fatto la prima visita nella sede del club, in Viale della Liberazione, dove ha incontrato gli a.d. Sport e Corporate Giuseppe Marotta e Alessandro Antonello. La giornata di oggi proseguirà in questa direzione e non è da escludere che possa raggiungere anche il Suning Training Center di Appiano Gentile, dove la squadra sosterrà l’unico allenamento della giornata, alle ore 12. Come spiegato nei giorni scorsi, il dirigente classe 1991 è stato esentato dalla quarantena per motivi lavorativi, pertanto non ci saranno ritardi sulla lunga serie di incontri ai quali parteciperà tra campo ed extra.

Mercato e 250 milioni

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A partire dallo stadio (in programma a fine campionato l’incontro con il Comune di Milano) e dal famoso finanziamento di Bain Capitol, fondo di private equity con il quale la trattativa è ormai in fase di chiusura: sono in arrivo circa 250 milioni di euro che non peseranno direttamente sui conti del club nerazzurro, bensì su quelli della società controllante. Un’entrata che rappresenterà una ‘boccata di ossigeno’ per chiudere la stagione in serenità, ma che parlando dei trasferimenti non mette al riparo l’Inter dall’eventualità di dover rinunciare a un big della rosa. E qui entra in gioco un altro grande tema che Zhang Jr. dovrà affrontare con la dirigenza: il mercato, appunto.

Plusvalenza e contratti

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I nomi grazie ai quali l’Inter potrebbe confezionare delle ricche plusvalenze non mancano, eccezion fatta per quelli considerati incedibili (Lukaku in primis): saranno da valutare le eventuali offerte per De Vrij (arrivato da svincolato dalla Lazio nel 2018), Skriniar e magari Brozovic (in scadenza il 30 giugno 2022). Giocatori comunque indispensabili nell’undici di Conte, che la società farà di tutto per trattenere. Altro argomento importantissimo riguarda alcuni rinnovi, chiusi da mesi ma non ancora ufficializzati: la presenza del presidente servirà anche a questo, per mettere nero su bianco su quegli accordi ormai definiti e per impostare il discorso su quelli non ancora vicini alla chiusura (vedi, appunto, Brozovic).

Conte, Marotta, Ausilio

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Le assolute priorità sono rappresentate da Bastoni e Lautaro, quest’ultimo fresco di cambio agente e vicinissimo al prolungare fino al 2024. Dopodiché toccherà proprio a De Vrij, Barella (per il quale servirà più tempo) e D’Ambrosio, in scadenza il prossimo 30 giugno ma pronto a legarsi all’Inter per un’altra stagione. Verrà valutata la posizione di Ranocchia, mentre per ora sul fronte Handanovic – per lui ancora un anno di contratto – tutto tace (se ne parlerà in un secondo momento). A proposito di rinnovi, allo stato attuale è tutto fermo per Conte, Marotta e Ausilio, legati ai nerazzurri fino al 30 giugno 2022: l’arrivo di Zhang servirà per aver maggior chiarezza anche in questo senso?

Pochi colpi, ma buoni…

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Di certo, lo staff tecnico e dirigenziale si siederà al tavolo per impostare i prossimi acquisti. I nomi valutati sono tanti, anche se lo stesso allenatore sa che per perfezionare una rosa già competitiva non serviranno molti innesti: si proverà a ringiovanire la rosa e ad abbassare i costi, in entrata gli obiettivi saranno un centrocampista centrale (magari un jolly), un esterno di fascia e, soprattutto, un quarto attaccante forte da aggiungere a Lukaku, Lautaro e Sanchez. Qualche nome? Piace sempre De Paul (Udinese), stesso discorso per Florenzi (al Psg in prestito con diritto di riscatto dalla Roma) ed Emerson Palmieri (in uscita dal Chelsea ed entusiasta dell’opzione Inter). In attacco restano sempre attuali le piste per Muriel (Atalanta), Dzeko (Roma) e Giroud (in scadenza con il Chelsea). Per Steven il lavoro non manca di certo: il futuro dell’Inter è già iniziato…

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