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L’olimpionico arriva all’appuntamento lontano dalla migliore condizione, ma può diventare il terzo uomo della storia a vincere l’oro europeo dei 100 dopo quello olimpico

dal nostro inviato Andrea Buongiovanni

16 agosto – MONACO DI BAVIERA (GER)

È il (lungo) giorno di Marcell Jacobs: il campione olimpico stasera, all’Olympiastadium di Monaco, andrà a caccia di riscatto dopo una stagione all’aperto molto complicata. In condizioni di salute normali, sarebbe il grande favorito per il titolo dei 100. Il pronostico invece, data la situazione di incertezza, non può essere a senso unico. Almeno sino alle semifinali: al termine delle quali se ne saprà molto di più. L’azzurro correrà la terza e ultima, in quarta corsia, alle 20.19. Alla sua destra, in quinta, il francese Zeze (9”99 di stagionale) e, in sesta, il britannico Edoburun (10”07); alla sua sinistra, in terza, il tedesco Wagner (10”12). Sono loro, sula carta, i rivali più temibili verso la promozione alla finale delle 22.15: verranno promossi direttamente i primi due, poi nel computo dei 24 tempi complessivi, verranno ripescati i migliori due. I britannici Hughes, campione uscente e Prescod, a Berlino 2018 d’argento, i più accreditati nella corsa al podio, saranno rispettivamente in prima batteria e in seconda (insieme all’altro azzurro Chituru Ali). Altri da tener d’occhio? Il francese Vicaut e il tedesco Ansah-Peprah Tutti gli atleti citati, poiché presenti tra i primi dodici della lista continentale stagionale (in questo caso quattordici, dati i tempi ex aequo), sono stati esentati dal primo turno di ieri, nell’ambito del quale il più veloce è stato l’irlandese Olatunde con 10”19 (+0.1 m/s).

LA GIORNATA

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La giornata del poliziotto bresciano, che ieri pomeriggio ha sostenuto un’ultima, leggera seduta di rifinitura, trascorrerà tranquilla. Nell’Hotel “Infinity” che ospita la delegazione italiana, a nord della città, oltre l’aeroporto, dormirà e riposerà il più possibile. Qualche esercizio di riattivazione, una normale dieta e poi, nel pomeriggio, il trasferimento allo stadio. Se le due ore scarse di intervallo tra una volata e l’eventuale altra non preoccupano, più fastidiosa potrà diventare l’attesa che verrà imposta in call room, in “camera di chiamata”, là dove gli atleti attendono prima dell’ingresso in pista per la partenza. Per tutte le gare di corsa è stata fissata a 40 minuti, quando di solito non supera i 25-28. “C’è il rischio di raffreddarsi – ha sostenuto coach Paolo Camossi – e non sarebbe certo il caso”.

BORZOV E CHRISTIE

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Marcell, vada come vada e salvo sorprese, venerdì e – si spera – domenica sarà poi impegnato con la 4×100. Ma è chiaro che per ora l’attesa è tutta per la prova individuale. Gli acciacchi subiti negli ultimi mesi, oltre a limitarlo nelle gare (non più di cinque i 100 corsi), non gli hanno mai praticamente permesso di allenarsi come avrebbe voluto. Il 16 luglio, ai Mondiali di Eugene, dopo il 10”04 della batteria, fu costretto a rinunciare alla semifinale per un fastidio alla coscia destra, dopo che era stata la sinistra a fermarlo nelle settimane precedenti. È trascorso un mese: adesso serve una dimostrazione alla Jacobs. Per diventare anche il terzo uomo della storia capace dell’oro europeo dei 100 dopo quello olimpico. I primi due? Il sovietico Valeriy Borzov (Monaco 1972-Roma 1974) e il britannico Linford Christie (Barcellona 1992-Helsinki 1994). Che bella compagnia.

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