Florentino Perez: “Superlega sempre viva. Mbappé? Voleva il Real Madrid”

MADRID (SPAGNA) – Dopo il trionfo in Liga e quello in Champions League ora Florentino Perez spera di vincere anche ‘fuori’ dal campo: “Il progetto della Superlega è ancora vivissimo”. Un messaggio diretto all’Uefa di Aleksander Ceferin quello lanciato dal presidente del Real Madrid che insieme a Barcellona e Juve non vuole arrendersi all’idea di un campionato europeo alternativo alla Champions: “In questo momento la questione è aperta presso la Corte di Lussemburgo – ha detto il numero uno madridista, intervenuto nel programma televisivo ‘El Chiringuito’ -, ci sarà un’udienza a breve e si pronuncerà sulle questioni che abbiamo sollevato. Crediamo di avere il diritto, all’interno della Comunità europea, di organizzare competizioni tra di noi, con la Uefa. Comprendiamo che la Uefa è un monopolio ma la competizione è un pilastro dell’Europa a 27. Una nostra esclusione dalla Champions? Non abbiamo mai avuto questa paura”.

Il ‘caso’ Mbappé

Così invece sul ‘caso’ Mbappé: “Questo non è lo stesso Mbappé che volevo portare al Real Madrid”. Un’entrata ‘in tackle’ quella di Florentino Perez sull’attaccante francese, reduce dagli ultimi deludenti risultati con la sua Nazionale arrivati dopo il rinnovo con il Paris Saint-Germain, riuscito alla fine a trattenere la sua stella che sembrava a un passo dal vestire la ‘camiseta’ dei ‘Blancos‘. “Il suo sogno era giocare nel Real e ci avevamo già provato nell’agosto dello scorso anno, ma non lo fecero partire. Ha continuato a dire che voleva venire ma quindici giorni prima di farlo è cambiata la situazione. Da una lato per la pressione politica e dall’altro per quella economica.

In ‘tackle’ sul francese

Diverse le critiche mosse da Florentino Perez a Kylian Mbappé: “Si è rifiutato di partecipare a una sponsorizzazione congiunta (con la Nazionale, ndr) e sono rimasto scioccato, perché un calciatore non è un cantante né un attore. Gli hanno anche offerto di essere il leader della dirigenza del club ma il calcio è uno sport collettivo, non c’è nessuno che possa essere diverso dagli altri. L’ha chiamato anche il Presidente della Repubblica e anche se un ragazzo come lui ne può rimanere colpito la cosa non ha molto senso. Zidane è venuto a Madrid, Benzema è un grande…. Non so perché queste cose accadano. Sognava il Real fin da bambino e mi dicono che la madre è rimasta dispiaciuta che non l’abbia realizzato. Se questo è Mbappé preferisco che resti al Psg, io volevo quello del sogno.

Zidane e Ancelotti

Il numero uno del Real ha parlato anche della possibilità che sulla panchina del Psg vada Zinedine Zidane, che alla guida dei ‘blancos’ ha vinto tre Champions League: “Gli ho sempre sentito dire che era un uomo del Real o della Nazionale francese, ma potrebbe anche lui cambiare idea. Idea non la cambia invece lui su Carlo Ancelotti, tecnico da lui rivoluto a Madrid e capace di conquistare la Liga riportando al contempo la squadra sul tetto d’Europa: “L’ho ringraziato per essere venuto. L’atmosfera quest’anno è era molto buona, perché lui tratta molto bene tutti i giocatori, così come ottima è stata la preparazione fisica visto che abbiamo corso più di chiunque altro. L’ultimo – ha chiosato Florentino Perez – è stato un anno da incorniciare”.

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