Flamengo, Thiago Maia apre a Vidal: “Sarebbe il benvenuto”

A dispetto di un contratto in essere fino al 30 giugno 2023, quella che sta per concludersi dovrebbe essere l’ultima stagione con la maglia dell’Inter e nel calcio italiano per Arturo Vidal. Il centrocampista cileno, classe 1987, non fa mistero infatti da diverse settimane della volontà di chiudere la carriera in Sudamerica e in particolare al Flamengo.

Vidal-Inter, sarà divorzio

Vidal, sempre molto attivo sui social, ha mandato diversi “segnali” del proprio gradimento riguardo all’approdo nel campionato brasiliano, facendo anche arrabbiare in più di un’occasione i tifosi dell’Inter dato che i post su Instagram di “King Arturo” sono arrivati spesso e volentieri alla vigilia di partite importanti per la stagione della squadra nerazzurra.

Cile fuori da Qatar 2022: Vidal scoppia in lacrime

Guarda la gallery

Cile fuori da Qatar 2022: Vidal scoppia in lacrime

Flamengo, Thiago Maia “chiama” Vidal

Ora, però, dal Flamengo arriva un feedback importante, che non potrà che fare la gioia di Vidal. L’autore è Thiago Maia, centrocampista del club rubonegro, che in un’intervista a ‘SBT’ si è espresso in questi termini circa il possibile approdo di Vidal: “Credo che qualunque giocatore che viene al Flamengo possa dare un grande contributo, soprattutto uno come Vidal, che ha giocato in tanti club in Europa. Non so come stia andando la trattativa, ma se arriverà sarà il benvenuto”.

Vidal, ballo sensuale e twerking con... Shrek!

Guarda il video

Vidal, ballo sensuale e twerking con… Shrek!

Arturo Vidal e il sogno Libertadores

È ancora presto per parlare di un’apertura significativa, ma qualora il Flamengo concretizzasse il proprio interesse l’Inter sarebbe pronta a valutare la possibilità di far partire Vidal, giocatore che non rientra più nei piani tecnici ed economici del club, anche per risparmiare il pesante ingaggio che spetterebbe al cileno per un’altra stagione, pari a 6,5 milioni netti. Dal canto proprio l’ex juventino sogna di disputare e provare a vincere la Copa Libertadores, che sarebbe il primo trofeo internazionale con una squadra di club di una bacheca personale piena di titoli nazionali, e arricchita da due Coppe America vinte con il Cile, ma che ha visto la tanto agoganta Champions League restare una chimera.

Precedente Stroppa da A e il veleno nella coda di Pecchia e Baroni Successivo Samp-Genoa, le pagelle: Ekdal, gigante da 7,5. Galdames, errore da 5