Firenze, aggressione con mazze e caschi dopo la gara juniores a ragazzi e genitori

È successo al termine di Fiesole-Rondinella Marzocco. Il presidente della squadra ospite, Lorenzo Bosi: “Un gruppo di delinquenti ha aggredito, con violenza inaudita, i nostri atleti accompagnati dal proprio mister e dai genitori. Due ragazzi sono finiti all’ospedale e altri, genitori compresi, sono stati colpiti a più riprese”

Un nuovo, assurdo e terrificante episodio di violenza ha colpito sabato il mondo del calcio. E stavolta è ancora più grave perché vede coinvolti dei ragazzini. La denuncia arriva da Firenze e in particolare dal presidente del club fiorentino Rondinella Marzocco, Lorenzo Bosi: “Ieri è stata una pagina nera per lo sport e in particolare per la nostra società. Al termine della partita fra Fiesole Calcio e Rondinella Marzocco del campionato Juniores, un gruppo di delinquenti armati di mazze e caschi, ha aggredito, con violenza inaudita, i nostri atleti accompagnati dal proprio mister e dai genitori. Due ragazzi sono finiti all’ospedale e altri, genitori compresi, sono stati colpiti a più riprese. Perfino una madre è stata gettata a terra. Nel condannare nel modo più fermo l’episodio chiediamo alle forze dell’ordine di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per risalire ai responsabili di questa vergognosa aggressione”.

Il presidente, sempre tramite comunicato stampa, ha quindi lanciato un appello anche alla Figc, chiedendo di “intervenire in modo adeguato per prendere i provvedimenti sanzionatori opportuni”. Poi, rivolgendosi al Fiesole Calcio, ha chiesto “di fare i nomi dei partecipanti al raid (alcuni sono giocatori tesserati)”. Infine un messaggio per chi ha subìto l’aggressione: “Ai nostri ragazzi, vittime di questo atto vile, alle loro famiglie e al nostro mister va un grande abbraccio con la certezza che la società intraprenderà tutte le azioni possibili, in ogni sede, affinché i responsabili paghino per questo incomprensibile atto”.

La solidarietà del Fiesole

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Il Fiesole ha subito fatto sapere di prendere “totalmente le distanze dai fatti gravissimi ed incresciosi avvenuti fuori dal cancello del nostro impianto al termine della gara disputata. Un azione violenta mossa da un gruppo di delinquenti. La società si rende disponibile a collaborare al fine di andare infondo alla questione per identificare coloro che hanno scambiato un pomeriggio di sport per sfogare e sfociare in una delinquenza ingiustificata che è già al vaglio delle autorità competenti”.

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