Fiorentina, una notte per entrare nella storia

FIRENZE – Incuriositi, attenti. In certi casi persino stupiti. Sono gli occhi di tutta Europa che la Fiorentina ha ormai incollati su di sé da almeno una settimana e che anche questa sera, in occasione della sfida di ritorno dei quarti di finale di Conference League contro il Lech Poznan, non si distrarranno nemmeno per una frazione di secondo. Troppo divertente ammirare l’ottovolante costruito da Italiano, l’unica squadra nei tornei Uefa capace fin qui di mettere a referto trenta gol e di inanellare nove vittorie consecutive. Numeri extra lusso per i viola che oggi, forti del 4-1 ottenuto nel turno di andata contro i polacchi, vanno a caccia della terza semifinale europea degli ultimi quindici anni, dopo quella di Coppa Uefa del 2008 e di Europa League nel 2015. Un appuntamento con la storia che Vincenzo Italiano e i suoi uomini non vogliono fallire ma che anzi sperano di raggiungere impreziosendo la già unica striscia record di successi salendo fino a quota dieci. Una doppia cifra che, in ambito internazionale, è stata centrata solo una volta da una squadra italiana, ovvero il Milan di Capello nella Champions del 1992-1993.

Precedente

Ecco perché il tecnico viola non vuole proprio fare previsioni. E forte di un percorso che fin qui è stato addirittura migliore di quello della Roma un anno fa, che dopo la prima sfida dei quarti di finale aveva segnato addirittura nove reti in meno rispetto alla Fiorentina, chiederà ancora ai propri giocatori la massima concentrazione: «Il nostro atteggiamento non dovrà cambiare, nemmeno dopo il 4-1 di una settimana fa» ha ammonito Italiano. «Dovremo avere la stessa attenzione avuta in Polonia perché se non affronti bene le partite, le difficoltà vengono subito a galla». C’è in effetti un precedente che l’allenatore si è già appuntato e che, in questi giorni, ha fatto più volte riesaminare alla squadra. Ed è l’approccio che Biraghi e compagni ebbero nel playoff di ritorno di fine febbraio contro il Braga che, nonostante il ko per 4-0 di sette giorni prima, al Franchi dopo 34’ conduceva già 2-0 salvo poi farsi rimontare: «Avremo davanti a noi le stesse difficoltà di quella sfida. Anche stavolta ripartiremo da un vantaggio notevole ma spetterà a noi saperlo poi gestire. Non ci sono mai partite scontate in campo europeo e non possiamo permetterci leggerezze mentali: le trappole qui sono sempre in agguato».

Rischio giallo

Tutti su pezzo, dunque. Anche quei giocatori che sulla carta possono sembrare di secondo piano («ma in questo gruppo nessuno può considerarsi tale visto che chiunque quest’anno ha avuto la possibilità di giocare» ha aggiunto Italiano) e quegli elementi che potrebbero scendere in campo col rischio di essere squalificati nell’eventuale semifinale contro la vincente di Nizza-Basilea (si ripartirà dal 2-2 di una settimana fa in Svizzera): «È vero, ci sono tre diffidati (Dodo e Milenkovic oltre ad Amrabat non convocato, ndr) ma non la considero una grossa emergenza. Certo, dovremo stare attenti visto che dal prossimo turno i cartellini si annulleranno» ha chiarito il tecnico. Che sugli spalti potrà contare sull’appoggio di 21mila tifosi, record stagionale per una partita di Conference in casa viola. La notte più bella, però, deve ancora arrivare.


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