Fiorentina, senza gol si fa dura: nel dopo Vlahovic la media reti è stata di 1,1 a partita

FIRENZE – Per risolvere quello che in casa viola sembra ormai diventato un vizio fin troppo ricorrente, ovvero il problema del gol, Vincenzo Italiano ha scelto di sposare una formula soltanto: testa bassa e lavorare. Anche perché il tecnico sa bene che, almeno sulla carta, il parco attaccanti che la società gli ha messo a disposizione – roster che non è destinato a cambiare troppo fisionomia da qui al termine del mercato – ha tutte le potenzialità per superare un momento di impasse come quello che sta vivendo adesso, nella speranza di far rinascere un reparto che fino a gennaio era stato il fiore all’occhiello della sua prima Fiorentina, quando la media gol della squadra si attestava sulle 1,9 reti a partita. Altri tempi – e, verrebbe da dire, anche ben altri centravanti – che tuttavia adesso sono stati archiviati (i viola da dopo la cessione di Vlahovic hanno chiuso il girone di ritorno in Serie A con una media 1,1 gol a gara), obbligando la squadra a riprendere il prima possibile confidenza con la rete dopo che nella seconda parte della scorsa stagione le prime punte avevano segnato solo in sei circostanze (quattro con Piatek e due con Cabral) e che ad oggi nelle prime due amichevoli internazionali Biraghi e compagni sono andati a bersaglio appena una volta grazie a Sottil (di ruolo esterno).

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Aspettando Jovic

Nessun campanello d’allarme però, è stato ribadito in queste ore dalla società: le scelte fatte in estate verranno portate avanti con fiducia, in attesa che lo stato fisico possa aiutare le pedine che stanno accusando i carichi di lavoro accumulati nelle scorse settimane. Su tutti Luka Jovic, che mercoledì con il Qatar è sembrato l’elemento più in difficoltà. Ma se il calo di condizione del serbo era stato previsto tanto dal tecnico quanto dalla dirigenza (inevitabile per un giocatore che nell’ultima stagione ha messo insieme appena 549’) la domanda che tanti adesso si fanno è quando il numero 7 potrà trovare la sua miglior forma. Difficile fare una stima, anche se la sensazione è che prima di settembre l’attaccante non dovrà essere considerato al top: «Sono certo che Luka ripeterà il campionato fatto all’Eintracht» ha detto di Jovic il connazionale Terzic: una speranza che culla anche Italiano visto che è proprio dalla stagione 2018/19 che la punta non va in doppia cifra.

Fiorentina-Qatar, che intesa tra Jovic e Saponara!

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Cabral ancora poco lucido

Discorso diverso per Arthur Cabral, che è tornato in Italia dalle vacanze in una condizione invidiabile (rispetto a maggio ha perso almeno tre chili) ma che continua a difettare di ben altri problemi, ovvero quelli di lucidità al momento di concludere a rete: un vizio che se pareva superato con il gol messo a segno il 10 aprile contro il Napoli, tra Moena e la fase di ritiro in Austria si è riproposto puntuale. Una sorpresa – agli occhi dell’area tecnica – visto che il brasiliano era reduce da 14 gol in 18 presenze nel campionato svizzero con il Basilea, quando poi ha scelto di trasferirsi a Firenze. I numeri tuttavia parlano chiaro ed è anche in virtù di questo che il credito che Cabral vanta ancora oggi non è destinato ad esaurirsi in fretta.

Dubbio Kouame

Punto di domanda finale su Christian Kouame, il jolly che Italiano nel corso di questa estate ha utilizzato sia in versione esterno che nel ruolo di prima punta: le risposte che l’ex Genoa ha fornito negli ultimi giorni sono state incoraggianti ed è probabile che almeno in questa fase la sua cessione possa essere congelata. La Viola ha un bisogno disperato di gol ed è essenziale adesso che tutti, a pochi giorni dall’esordio in campionato, facciano la loro parte.

Italiano sfida il giovane Favasuli a teqbal!!!

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