Fiorentina, quaranta giorni da applausi

La Fiorentina si è fermata. Applausi lo stesso. Applausi sinceri per quanto ha fatto negli ultimi 40 giorni, per il record delle 9 vittorie di fila all’interno di una sola stagione come 63 anni fa, per il gioco, per lo spirito, per la passione che questa squadra ha mostrato nel suo periodo d’oro. Ma applausi solo un po’ più timidi anche per la partita di ieri che la Fiorentina ha cercato di vincere in tutti i modi, attaccando di continuo. Era la terza gara della settimana, la prima in casa dopo le trasferte di Milano e Cremona. La fatica si è fatta sentire e lo Spezia ha saputo opporsi proprio sul piano fisico, come dicono il numero dei falli (29 a 12) e il numero degli ammoniti (7 a 0). Con una formazione piena di ex (Dragowski, Zurkowski e Semplici che ha allenato la Primavera viola), lo Spezia ha preso un punto che, sia chiaro, ha sudato e meritato. Alla Fiorentina è mancata la qualità dei primi due esterni, da Sottil e Ikoné è lecito aspettarsi molto di più, almeno quanto Brekalo che ha colpito un palo e messo Jovic davanti alla porta in poco più di mezz’ora.

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Precedenza alle Coppe

Per questa partita Italiano aveva deciso per una rotazione ridotta, rispetto a Cremona i nuovi erano Bonaventura, Castrovilli e Sottil. Da ora in poi, le scelte saranno decisive perché le partite che contano si giocheranno a metà settimana, a cominciare da quella col Lech. Tre giovedì di fila, il prossimo a Poznan, il 20 in casa col Lech per i quarti di Conference League e il 26 in casa con la Cremonese per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. Sono quelli gli obiettivi, quelle le partite da vincere. La scelta fra le coppe e il campionato è stata naturale, la Fiorentina vera giocherà in Europa e in Coppa Italia. Vuole andare avanti e ne ha davvero la possibilità. Finora ha giocato 44 partite, se da ora in poi andrà malissimo arriverà a 56, se andrà male a 57, se andrà bene a 59, se andrà benissimo raggiungerà una quota da grande squadra, 60 partite divise fra campionato (38), Coppa Italia (5) e Conference League (17). Ha cominciato prima di tutte, il 18 agosto era già in campo al Franchi nei play-off contro il Twente, e vuole smettere solo qualche giorno prima di quelle della Champions, il 7 giugno è in programma la finale di Conference League a Praga.

Un primato antico

Se il record delle vittorie di fila è solo eguagliato, la Fiorentina ha tutta l’intenzione di eguagliarne un altro, assai più significativo, più concreto, più consistente, quello della doppietta, Coppa Italia-Coppa internazionale, conquistato solo due volte nella sua storia, nella stagione 60-61 col trofeo nazionale e la Coppa delle Coppe e nel 65-66 con la Coppa Italia e la Mitropa Cup. Lo sprint non è finito, ieri è solo rallentato. La Fiorentina ha le risorse per allungare una striscia che non vede sconfitte dal 12 febbraio (0-1 a Torino contro la Juventus), sono 12 partite di fila senza perdere, 10 vittorie e 2 pareggi compreso quello di ieri. Obiettivo: proseguire così fino alla partita numero 60.


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