Fiorentina, Pradè: “Mani di Danilo? Il rigore si poteva dare”

TORINO – Nessuna polemica, solo un appunto alla decisione della squadra arbitrale. Daniele Pradè, d.s. della Fiorentina, ha parlato a fine gara dell’episodio che poteva far svoltare la gara, cioè l’assegnazione del rigore alla squadra di Italiano dopo il tocco di mano di Danilo. Episodio su cui l’arbitro e i suoi collaboratori hanno deciso di non intervenire: “Quando ho visto che c’era una review – spiega il dirigente viola – ero convinto che desse rigore, però è andata così. Il rigore si poteva dare, ma l’arbitro ha deciso per la non volontarietà, per la non apertura totale del braccio. Però il fallo di mano c’è“. La società, ad ogni modo, ha apprezzato la prestazione della squadra: “Eravamo padroni del campo – sottolinea Pradèpoi l’espulsione ci ha messo in difficoltà come è normale che sia. A quel punto è uscita fuori la Juventus, però tranne la traversa di Chiesa non abbiamo mai sofferto. Abbiamo fatto una buonissima gara, complimenti ai ragazzi e al mister. Però ce ne andiamo con zero punti e con una grande sofferenza addosso: grande rammarico e dispiacere per tutti“.

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“Vlahovic ha fatto una gara di sacrificio”

Osservato speciale, come sempre accade dall’annuncio del mancato rinnovo, era Dusan Vlahovic, che dopo le ottime prestazioni delle scorse settimane è rimasto a secco allo Stadium: “Vlahovic ha fatto la partita che doveva fare – sottolinea Pradèuna gara di grande sofferenza e sacrificio. È stato picchiato dall’inizio alla fine, però fa parte del gioco del calcio, dispiace. Io sono qui a far vedere il nostro dispiacere ed il nostro rammarico. La cosa incredibile èche abbiamo preso due cartellini gialli nella meta’ campo della Juventus. Martinez Quarta ha fatto una partita di grandissimo livello, da grandissimo calciatore, sta diventando sempre piu’ fondamentale per noi. Adesso andremo a giocare la partita con il Milan, una gara difficilissima, senza i due difensori centrali, che stavano formando una coppia di altissimo livello. Alla fine questo lavoro pagherà: noi usciremo fuori perché giochiamo bene a calcio“.

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