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Fiorentina, niente record: fa 1-1 con lo Spezia e sfuma la decima vittoria di fila

La Viola incappa in un pareggio dopo 9 vittorie consecutive tra campionato, Coppa Italia e Conference League: l’autorete di Wisniewski sblocca il risultato, poi Igor pasticcia e Nzola pareggia

Dal nostro inviato Alex Frosio

8 aprile – Firenze

Niente record. La striscia di vittorie consecutive della Fiorentina si ferma a nove: la decima sfugge davanti allo Spezia, che rimedia con Nzola a un’autorete di Wisniewski e che nel finale ha pure la palla da tre punti, sprecata malamente da Shomurodov. Sarebbe stata una punizione troppo severa per la Viola, che nell’entusiasmo del Franchi – 35mila spettatori – colpisce un palo con Brekalo e una traversa con Biraghi.

La partita

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Italiano giustamente cambia poco ma in attacco per far posto a Sottil resta fuori Nico Gonzalez, con Ikoné che rimane a destra e Cabral in mezzo, con Bonaventura a supporto. Semplici inserisce Nikolaou a sinistra nella linea a quattro ma è l’unica scelta conservativa: il 4-1-4-1 si appoggia su Nzola davanti e sulla vivacità di Zurkowski mezzo sinistro. Le linee strette impediscono alla Fiorentina di arrivare pulita davanti, il primo tiro è dello Spezia all’11’ con Amian che da destra stringe al centro e da fuori “imbocca” Terracciano. Il vento, che soffia alle spalle della Viola non solo metaforicamente, è un fattore. Dopo un gol annullato a Nzola per fuorigioco chilometrico di Gyasi che fa l’assist, la Fiorentina al 25′ passa: Biraghi anticipa proprio Gyasi, vola a sinistra, salta Wisniewski che poi si intromette sul cross dalla linea di fondo e fa autogol. In vantaggio senza mai aver tirato in porta: il vento è proprio cambiato per la Viola, pensando a quante partite buttate nonostante una produzione offensiva numericamente imponente. La partita però resta complicata. Perché al 32′ lo Spezia pareggia: lancione di Dragowski spostato dal vento, Igor si fa sorpassare da Nzola, Terracciano non esce ed è saltato dal 9 spezzino che poi deposita a porta vuota. Dagli esterni arriva poco (qualcosa da Sottil, pochissimo da Ikoné), Castrovilli e Bonaventura non entrano nei meccanismi, Cabral al 36′ colpisce la traversa in rovesciata ma l’arbitro ferma per un fallo su Wisniewski, così il primo tempo si chiude sull’1-1.

La ripresa

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La prima variazione di Italiano è tattica. Bonaventura scala nella mediana che si riforma a tre. Ma il primo tiro in porta arriva solo al 10′ con un colpo di testa di Quarta. Servono cambiamenti negli uomini, e allora dopo un’ora dentro Nico Gonzalez e Brekalo per Sottil e Ikoné. Nuove ali e la Viola si rialza. Brekalo colpisce subito il palo al 16′. Quando prende slancio la Fiorentina è fluida e arriva facilmente nell’ultimo terzo di campo, lo Spezia si rintana e ricorre spesso al fallo (sette ammonizioni) spezzando il ritmo della partita. Al 24′ punizione di Biraghi: traversa e poi Dragowski in qualche modo toglie la palla al possibile tap-in di Cabral. Dentro anche Barak per Castrovilli, poi Jovic per Cabral e Duncan per Castrovilli. Al 43′ la palla del record: Dodò taglia verso il centro e verticalizza per Brekalo, filtrante per Jovic che fa scorrere e poi cerca il tocco sotto sull’uscita di Dragowski, palla fuori di un soffio. Subito dopo il match-ball è dello Spezia: Duncan buca e lascia campo aperto a Shomurodov che vola verso Terracciano, ma il suo tentativo di pallonetto è un regalo al portiere viola.