Fiorentina, la rivoluzione post Vlahovic non si ferma a Cabral

Il brasiliano, bloccato da tempo, arriva a un prezzo basso rispetto alle cifre che girano oggi per profili come il suo. Ma tra l’immediato e i progetti futuri, le strategie viola non si fermano a lui

La Fiorentina di agosto è una rivoluzione negli ultimi trenta metri. Vlahovic che esce, promesso sposo della Juve, allarga gli orizzonti. Serviva un suo vice, considerata l’inadeguatezza di Kokorin, è arrivato Piatek. In precedenza si era materializzato Ikoné, un grande colpo sugli esterni. Ma nessuno poteva pensare o semplicemente immaginare che Piatek sarebbe stato l’erede di Vlahovic in caso di cessione – programmata – del serbo. Infatti, è arrivato Cabral che la Fiorentina aveva bloccato già la scorsa estate e che – come vedremo – è stato un affare dal punto di vista economico. Riepilogando: alla conclusione della sessione estiva, c’erano Vlahovic e Nico Gonzalez fresco di nomina dopo un’operazione onerosa. Quasi cinque mesi dopo, sono stati aggiunti un esterno offensivo e due prime punte, normale che si parli di rivoluzione viola. Funziona spesso così: quando perdi un gigante, devi fare due acquisti. Esattamente come avrebbe fatto l’Inter, dopo aver preso Dzeko, se l’Atalanta non avesse messo le ganasce a Zapata impedendogli di muoversi da Bergamo. A quel punto Marotta e Ausilio decisero di virare su Correa per dare un’alternativa a Lautaro. La Fiorentina continuerà a monitorare per la prossima estate, un altro profilo che piace per l’attacco è Kalimuendo, 20 anni da compiere, ora in prestito al Lens ma di proprietà del Paris Saint-Germain. Ci sarà tempo per approfondire oppure no, nel frattempo era troppo importante trovare le soluzioni per non mandare Italiano in difficoltà.

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