Fiorentina, Italiano: “Terracciano ha la febbre, Sottil out. Il Basilea è forte ma noi…”

Ormai ci siamo: le semifinali di Conference League sono alle porte. Ecco tutte le considerazioni del tecnico viola dopo la rifinitura di stamattina

Federico Targetti

10 maggio – 14:00

Archiviata la sessione di allenamento mattutina, della quale vi abbiamo dato conto sul nostro sito, Vincenzo Italiano prende la parola in conferenza stampa per fare il punto sulla sua Fiorentina a poche ore dalla gara d’andata delle semifinali di Conference League contro il Basilea. Violanews.com vi fornisce la diretta testuale dell’evento a partire dalle ore 14.

Terracciano – “Aveva qualche linea di febbre, abbiamo cercato di tenerlo a riposo. Credo sia recuperabile. Domani è una semifinale, sono partite che si giocano in 180′, il primo round è in casa nostra e dovremo cercare di sfruttare tutto ciò che ci verrà concesso, difendendo attentamente”.

Percorso – “Lungo, di 5 anni… Ho avuto la possibilità di giocare partite sentite, da dentro o fuori come quella di domani. Tutte queste esperienze mi hanno dato un bagaglio importante, spero mi possa servire per dare una mano ai ragazzi a battere l’avversario. Non è una questione solo mia, io e i ragazzi abbiamo fatto un percorso incredibile fin dai playoff, difficilissimi. In Europa non bisogna mai dare i risultati per acquisiti, lo abbiamo imparato e siamo cresciuti. Ora c’è il Basilea, che se è in semifinale vuol dire che ha le qualità. Sanno ribaltare i risultati, sono stati un paio di volte sul punto di uscire e quindi sono forti mentalmente”.

Cosa serve – “Dobbiamo mettere qualità in tutto quello che facciamo, non farci male da soli, non complicare la partita. E metterci il furore, che contraddistingue gare di questo genere e che abbiamo proposto nel corso di questa campagna. In quei campi abbiamo vinto perché abbiamo giocato in questo modo”.

Arbitri – “Quello che è successo quest’anno è incredibile, davvero, tutte a noi. Però più si arriva a ridosso del traguardo e più cresce la qualità della direzione arbitrale. Mi auguro che come noi e il Basilea siamo consci dell’importanza della gara, anche l’arbitro e la sua squadra lo saranno”.

Cabral – “Aveva preso una botta al piede, sentiva dolore e per Napoli non ce l’ha fatta, ma domani ci sarà. A Basilea ha fatto benissimo, penso che tutti lo ricordino con piacere. Da un po’ ha capito l’ambiente e le difficoltà del calcio italiano, ci sta dando una grande mano. Spero non torni a sentir male, ma sono fiducioso”.

Sottil e Brekalo – Riccardo non lo recuperiamo, ha avuto qualche problema. Josip ha avuto quella brutta botta alla testa che non è stata di poco conto, non è stato benissimo e quindi abbiamo deciso di gestirlo in questo modo”.

Obiettivo – “Noi cercheremo in tutti i modi di regalare un sogno a tutta Firenze, al nostro fantastico pubblico che contro la Cremonese mi ha fatto venire i brividi. Ho visto Napoli, non oso immaginare cosa possa succedere qua”.

Questione gol – “Ultimamente si sono un po’ bloccati di nuovo i centravanti ma la squadra in zona gol sta facendo bene, cercheremo di cogliere tutte le occasioni che avremo. Con egoismo e altruismo allo stesso tempo, per segnare in una semifinale europea dopo tanti anni”.

Equilibrio coppa-campionato – “Non c’è un segreto, bisogna cercare l’equilibrio, ci sono tante partite ravvicinate e dunque vanno coinvolti tanti giocatori per alzare il livello mentre si recupera dalla fatica. Non si può prescindere dal coinvolgere più effettivi, far capire ai calciatori che ogni tanto si deve recuperare per forza”.

Dodo’ – “Lui si esalta nel correre avanti e indietro, la gente si esalta con il sacrificio e la difesa, non solo con il numero di classe. Dodo’ ha mezzi fisici notevoli e in più si è sbloccato a livello di testa: può essere un trascinatore, un esempio per gli altri, ma non ci vuole tanto, basta dare una mano”.

Ranieri – “Se non mi farà dormire? Non credo si metterà coi fuochi d’artificio sotto casa mia… E’ stato davvero una bella sorpresa, sono molto contento di quel che mi ha fatto vedere. Tutti sanno che devono essere sempre pronti, ma su di lui sono convinto di poter contare”.

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