Fiorentina, energia positiva per il futuro

Ora tocca alla Fiorentina trasformare questa meritata vittoria in energia positiva per il resto della stagione. Si è presa la rivincita sul Basaksehir dopo la sconfitta umiliante di Istanbul, ha segnato la prima doppietta italiana Jovic (al sesto gol stagionale), si è già qualificata per lo spareggio con la terza dell’Europa League e ha tenuto aperta una porticina perfino per il primo posto finale nel girone. Come al solito ha creato tanto e sbagliato tantissimo, sia in attacco che in difesa. La vittoria di ieri sera, con l’aggancio in classifica ai turchi, porta con sé qualcosa di buono, perché non è stata una partita facile per i viola, ma anche gli stessi errori di sempre. Prendiamo Jovic, due gol però con sei occasioni. Prendiamo anche l’inizio: dopo Lazio e soprattutto Inter (addirittura due volte), ancora una rete subita nel primo quarto d’ora per quel piacere infinito di difendere sulla linea di metà campo. Per la stessa ragione, una difesa alta e larga (anzi, altissima e larghissima) aveva preso anche l’ultimo gol in ordine cronologico, quello di Mkhitaryan con l’Inter e allora, come ieri, insieme a un reparto intero fuori allineamento, anche l’errore individuale: Venuti con l’Inter, Gollini col Basaksehir. È questo che non torna. La squadra di Istanbul ha segnato alla sua prima e unica occasione, concessa con la solita allegria dalla Fiorentina, che di occasioni ne ha costruite più di mezza dozzina (l’ultima per Cabral) ma ha segnato solo 2 gol. I numeri parlano chiaro: 6 angoli a 0, 6 parate di Sengezer e una sola di Gollini, palle-gol tutte viola. O si svegliano davanti, o si svegliano dietro, perché altrimenti diventa un gioco al massacro. Altra riflessione: dopo Gonzalez, il giocatore più talentuoso della Fiorentina sulla carta è Barak, ma se l’ex veronese deve fare il mediano-marcatore su Biglia, come successo ieri, lo si sottrae alla fase creativa e di rifinitura. O no? Resta comunque qualcosa di buono, il ritorno al successo (mancava da 4 partite), l’ottima conferma di un giocatore, Kouame, sul quale quasi nessuno aveva fatto affidamento a inizio stagione (è stato Commisso a pretendere che l’ivoriano rimanesse a Firenze), il gran lavoro di Amrabat e la certezza che su Terzic si può contare. A La Spezia, la vecchia casa di Italiano, si aspettano conferme.

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