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Fiorentina, ecco Kokorin: “Bad boy? Sì, ma solo in campo

FIRENZE – “Sono molto felice di essere qui, so cosa significa la Fiorentina e la grandissima storia che ha. Penso di poter dare molto a questa squadra“. Parola di Aleksandr Kokorin, presentato ufficialmente in conferenza stampa come nuovo calciatore viola. “Sono qui perchè voglio vincere e portare gioie ai tifosi – ha proseguito il russo arrivato dallo Spartak Mosca -. Capello? Sono orgoglioso di essere stato nominato da un tecnico di quello livello che mi ha anche chiamato in Nazionale. Lo ringrazio per le belle parole e credo che abbia aiutato il mio trasferimento alla Fiorentina. Guardo da sempre il calcio italiano e mi piacciono gli attaccanti come Ibrahimovic, bravissimo nonostante l’età, e Ronaldo. Mancini? Continuerò a ringraziare i miei allenatori, ho avuto la fortuna di avere due guru del calcio italiano, ma mi auguro che le mie qualità possano cancellare gli sbagli che ho fatto in passato. Ora ho già contattato una professoressa di italiano che mi insegni la lingua, voglio parlare presto la vostra lingua e stupirvi“. 

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“Ho pagato per i miei sbagli, voglio essere un bad boy solo in campo”

Qualità tecniche indiscutibili quelle di Kokorin, ma un’etichetta di “bad boy” che è difficile da togliersi di dosso dopo un anno passato in carcere: “Quello che è successo in Russia è stato brutto, ma ho già pagato, non farò più questo tipo di sbagli. Ho chiuso una pagina nera in patria e ora ne apro una nuova qui a Firenze. Voglio essere un bad boy solo in campo, non fuori“. Sulla sua condizione: “Ho già iniziato a lavorare ai primi di gennaio, quindi sto bene a livello atletico. Sono un attaccante che fa gol, ma faccio anche il lavoro sporco per la squadra. I dirigenti viola mi hanno offerto un contratto importante, anche se ad importo più basso, e devo ringraziarli della fiducia: ho accettato molto volentieri“.

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“Prandelli mi ha voluto fortemente”

Sulla genesi di un trasferimento arrivato quasi a sorpresa Kokorin ha spiegato: “Ero in ritiro con lo Spartak e quando mi hanno parlato dell’interesse della Fioreninta non ci ho pensato su due volte. Ne ho discusso con la mia famiglia e ho detto subito sì“. “I compagni mi hanno accolto bene, anche se è stato complicato arrivare qui con le frontiere chiuse. Ho fato visite mediche lunghissime ed è dovuto alla tragedia che ha colpito Astori. Commisso? Non ho ancora cenato col presidente, ma mi ha fatto molto piacere parlare con mister Prandelli, è stato fondamentale confrontarsi con lui, mi ha detto che mi voleva fortemente” ha concluso l’attaccante russo.