Fiorentina, Commisso in campo per Coppa Italia a nuovo stadio

FIRENZE – Rocco Commisso arriva a Firenze nelle prossime ore e lo fa giusto in modo di poter assistere a Fiorentina-Cremonese, in una coincidenza di tempi affatto casuale, bensì voluta e pianificata dal presidente viola per spingere “fisicamente” la squadra di Italiano verso la finale dell’Olimpico con la sua presenza e la sua vicinanza. Aveva annunciato di voler essere di nuovo in Italia in questi giorni dopo l’1-0 al Sivasspor nella prima delle due gare degli ottavi di Conference League, quando arrivare in semifinale in Europa era un’ambizione/speranza e quando la formazione di Italiano doveva disputare ancora l’andata allo “Zini”: tutto è andato come previsto e immaginato, e così Commisso torna per sostenere il gruppo nel momento in cui “quel” tutto si decide, perché a breve ci sarà anche la doppia sfida di Conference League con il Basilea.

Fiorentina, stadio illuminato di viola per Commisso

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Fiorentina, stadio illuminato di viola per Commisso

Capire per decidere

Poi, il resto oltre al campo, non meno importante, anzi per molti versi fondamentale alla riuscita del campo: la questione stadio tornata prepotentemente d’attualità e non solo per i due anni paventati alla Fiorentina di dover giocare fuori casa le partite in casa, la convenzione intanto da rinnovare per il “Franchi” dopo aver ridiscusso e rimodulato le condizioni, l’inaugurazione del Viola Park. Per questo l’imprenditore italo-americano insieme ai suoi collaboratori più stretti sta rifinendo un’agenda bella piena di impegni, di problemi da affrontare e risolvere, di indicazioni da dare, di soluzioni da trovare. Partendo dallo stadio, chiaramente, comunque il fulcro di tutto quello che ruota intorno alla Fiorentina club e, di conseguenza, Fiorentina squadra. Commisso è stato informato nei dettagli del no arrivato da Bruxelles al finanziamento da 55 milioni nei Piani Urbani Integrati, così come della decisione del sindaco Nardella di chiedere al Governo di coprire il “buco” che rischia di far saltare l’intero progetto: ma sa anche che da Roma e dall’Esecutivo di Giorgia Meloni, nella parte relativa a Matteo Salvini, Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, non c’è apertura verso questo tipo di intervento. Commisso è a conoscenza anche delle varie esternazioni sull’argomento, non ultima quella di Matteo Renzi che in qualche modo l’ha rimesso al centro invitando ala realizzazione del progetto Casamonti, voluto e proposto dalla Fiorentina, per il restyling del “Franchi”. Sa tutto, ma aspetterà lo stesso: a parlare, a prendere a sua volta posizione, a chiedere o indirizzare. Aspetterà che si faccia definitivamente chiarezza, che si dica ufficialmente che cosa si farà e quando si farà. Solo allora Rocco Commisso entrerà in gioco: fino a quel momento, ogni tentativo di tirarlo per la giacca, sarà un tentativo destinato ad andare a vuoto.

Concessione a 700 mila euro

Siccome è sempre e comunque un affare di soldi in queste vicende e faccende, il numero uno della società viola ha tuttavia ribadito la linea: non metterà un euro di tasca propria per eventuali soluzioni-tampone o per soluzioni che non consentano alla Fiorentina di gestire quanto eventualmente richiesto. Commisso vuole il controllo totale, i costi giusti e i tempi giusti, e al momento lo scenario è come minimo sfuocato e non contempla nulla di questo: tant’è vero che, nello specifico, ha dato mandato a Joe Barone di rinnovare l’accordo con il Comune per la concessione del “Franchi” per una sola stagione, la prossima ovviamente, proprio per le incertezze che continuano a segnare l’immediato futuro dell’impianto di Campo di Marte. Accordo raggiunto sabato scorso nell’incontro tra il direttore generale viola e il sindaco Nardella per una cifra intorno ai 700mila euro, però l’annuncio ufficiale da Palazzo Vecchio tarda ad arrivare per la preoccupazione della Fiorentina che entro il 30 deve indicare all’Uefa dove giocherà nel 2023-24. Commisso è tornato (anche) per questo, ma soprattutto per dedicarsi alla squadra e al Viola Park: ciò che davvero più gli sta a cuore.


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