Fiorentina, che spavento. Va sotto 0-3 col Lech, poi Sottil le regala la semifinale

Forte del 4-1 dell’andata, la Viola rischia il clamoroso ribaltone prima della rete al 78′ che vale il passaggio del turno, blindato con Castrovilli nel recupero. Ora attende la vincente di Basilea-Nizza

Dal nostro inviato Matteo Dalla Vite

20 aprile – firenze

Per la terza volta negli ultimi 15 anni (le prime due in Europa League), la Fiorentina raggiunge una semifinale europea. E’ quasi andato in onda un “Clamoroso al Franchi”: dopo il risultato dell’andata (4-1 per i viola) pareva che tutto fosse scritto e avviato, invece la Fiorentina si è complicata la vita fino ad andare sotto 0-3 al 25’ della ripresa. Sono serviti i gol di Sottil e poi Castrovilli per avviare la squadra di Italiano verso Basilea o Nizza al prossimo turno. In semifinale di Conference, appunto.

vantaggio e arbitro

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Italiano schiera Milenkovic nonostante la diffida (scelta non azzeccatissima) e, pur se forte del 4-1 in Polonia, l’attacco che apparecchia è di tutto rispetto: Jovic è in mezzo al sistema offensivo con ai fianchi Gonzalez e Sottil. Cabral sta inizialmente in panchina, come Dodo. Il Lech – che avanza col 4-2-3-1 – ha al seguito quasi 3000 tifosi, rumorosi e vicini alla squadra nonostante il risultato praticamente proibitivo dell’andata. I viola vanno col 4-3-3, Mandragora è perno centrale e ai suoi fianchi ci sono Bonaventura e Barak: l’inizio è un tiro molto scontato di Nico Gonzalez al 6’, coi polacchi che cercano la reazione che possa tenerli in gioco. E il gioco si rianima quando Venuti al 9’ rinvia corto e male: Sousa è lì e spiazza Terracciano per lo 0-1. L’arbitro lascia subito molto a desiderare (troppo lontano dalle azioni, ben poco preciso, soprattutto nella gomitata di Sobiech, vista in differita) e la Fiorentina arriva alla reazione con Sottil: niente di che. Il Franchi si infiamma, Biraghi viene ammonito per proteste, il Lech ci mette tutto se stesso e anche di più, compresi i corpo-a-corpo. Al 29’ c’è un dubbio in area: Murawski mira e colpisce Gonzalez, l’arbitro attende il Var, niente rigore ma l’azione del polacco era gratuita e punibile col penalty. Il tecnico del Lech cambia Czerwinski che, già ammonito, sfiora il seconda giallo su Sottil: una partita che pareva scritta e sciolta diventa una battaglia, anche per colpa dell’arbitro; Milenkovic si prende il giallo in mezzo al campo e salterà la prossima. Insomma: niente di scontato per molti minuti del primo tempo, compresa una botta di Mandragora al 41’ che però vola alta.

la paura e… sottil

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Italiano inizia la ripresa con Martinez Quarta al posto di Milenkovic e l’occasione per mettere in cassaforte la partita capita sul piede di Jovic al quarto d’ora: palla filtrante di Bonaventura, tiro sul primo palo del serbo e Bednarek la prende di piede. C’è ancora da lottare, anche perché il Lech chiede un rigore con Skoras contrastato da Terzic: serve il Var, visione dell’arbitro e rigore assegnato che Velde infila per lo 0-2 al 20’ della ripresa. Non è finita qui, perché il Lech non sbaglia quasi un colpo: discesa sulla destra di Kalstrom che si beve Barak, palla in mezzo e Sobiech brucia Igor, 0-3. La Fiorentina è in bambola completa ma al 33’ Sottil recupera una respinta maldestra dei polacchi e infila l’1-3 che sa di liberazione. A quel punto, Van den Brom, tecnico del Lech, ne cambia quattro cercando il colpaccio ancor più di prima: ma prende il 2-3 firmato da Castrovilli dopo bella fuga di Barak, alla prima scelta buona in partita. Il Lech continua a crederci ma è la Fiorentina a passare. Col brivido. Un grandissimo brivido lungo tutta la partita.

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