Fiola, esultanza sfrenata e pc rotto: “Volevo esusltare con i tifosi”

Il grande protagonista della sfida contro la Francia ha pochi dubbi sull’importanza della sua rete.

Davide non ha battuto ma perlomeno ha fermato Golia. Difficile pronosticare, alla vigilia, un pareggio fra Ungheria e Francia. Ancor più complicato immaginare che i magiari passassero in vantaggio con un gol di Attila Fiola, non esattamente un giocatore dalla grande confidenza con la porta avversaria. La sua esultanza sfrenata, con tanto di postazione di lavoro di una giornalista quasi divelta per andare a festeggiare con il pubblico della Puskas Arena, è già circolata a velocità supersonica sull’autostrada del web. E al termine della sfida il difensore ha trattenuto a stento le lacrime per l’emozione di aver segnato un gol che ha permesso alla Cenerentola del girone di fermare i Campioni del Mondo.

FANTASTICO – Il ragazzo ha espresso tutta la sua gioia ai microfoni di nemzetisport. “Al momento del gol mi è passata davanti tutta la carriera. Ho corso sfrenatamente, pensavo alla mia famiglia a tutti i miei amici che mi sono stati accanto in questi anni e mi hanno sostenuto per tutto il tempo. Il gol è mio, ma resta anche la fantastica prestazione di tutta la squadra. Sono corso verso i tifosi perché hanno contribuito a creare una grandissima atmosfera. C’era tutta la mia famiglia in tribuna, per me è stata una emozione indimenticabile. Probabilmente è il più bel giorno della mia vita”.

GOL – Il gol non è arrivato per caso. Fiola ha studiato con Marco Rossi movimenti e posizionamento. “Sono contento di aver trovato la via del gol, era una ipotesi presa in considerazione. Con il tecnico avevamo concordato una strategia mirata a cambiare spesso il gioco per allargare le maglie dei francesi e attaccare lo spazio. Quando ho visto lo sviluppo dell’azione mi sono buttato nello spazio e ho raccolto il cambio di gioco. Sono riuscito a prendere palla e il tempo a Varane. Se ci fossimo toccati probabilmente avrebbe causato un calcio di rigore. Mi sono dunque ritrovato nella situazione in cui non restava altro che caciare il pallone più forte possibile. Ho cercato di mantenere la calma e la lucidità”. Poi un po’ l’ha persa ma è comprensibile. “Ero troppo felice, a volte la vita ti restituisce qualcosa dopo tanti sacrifici”.

Precedente Oscura Kane e incanta Wembley: Gilmour, il gioiellino scozzese Successivo Calciomercato Serie C, Fermana: Domizzi è il nuovo allenatore