Fine dell’era Andrea Agnelli dopo 13 stagioni. Fuori anche fa Exor e Stellantis. È ufficialmente nata la nuova Juventus (con l’incubo retrocessione)

Fine dell’era Andrea Agnelli. Mercoledì 18 gennaio2023 è nata ufficialmente la nuova Juventus. Nuovo CDA, nuovo presidente (Gianluca Ferrero ), nuovo direttore generale nonché amministratore delegato (Maurizio Scanavino). L’assemblea degli azionisti ha dato il via libera al nuovo board l’ex presidente ha salutato tutti da par suo e la storia bianconera continua.

Futuro in mano alla giustizia

Più che dal principale azionista John Elkann, il futuro del glorioso club torinese dipenderà dagli sviluppi di vicende di giustizia – sportiva e ordinaria – che potrebbero sconvolgere l’attuale stato delle cose. Si vedrà. La giustizia sportiva va di corsa: il 20 gennaio è fissato il processo per le plusvalenze in base alle carte giudiziarie di Torino dell’indagine” Prisma” sulla Juventus. La Corte d’Appello ha fissato l’udienza preliminare il mese scorso. I giudici diranno se esistono nuove prove come sostiene la Procura oppure non sono sufficienti le due assoluzioni di primavera in primo e secondo grado.

Le tappe di un pasticcio

Tutto è cominciato nell’ottobre 2021. La Procura della FIGC ha aperto un fascicolo ritenendo dubbie talune plusvalenze. A novembre la Procura di Torino ha perquisito le sedi della Juve: club indagato per falso in bilancio e fatturazioni false. Un anno fa ( circa) l’ inchiesta federale è stata chiusa. In aprile 61 dirigenti di vari club (Juve , Napoli, Empoli, Genoa e Sampdoria ) sono stati rinviati a giudizio. Tra questi Andrea Agnelli, Paratici, Arrivabene, Nedved. Tutti prosciolti. Ma l’ inchiesta non si è fermata e ad ottobre ha indicato 16 indagati. A fine anno il CDA – Juve si è dimesso poi è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per 12.

Nove scudetti e l’incubo della retrocessione

Andrea Agnelli , 47 anni , è stato presidente per 13 stagioni dal 19 maggio 2010 ad oggi. Nove scudetti di fila. Nel suo discorso d’addio ha annunciato le dimissioni anche dai CDA di Exor e Stellantis. Ora gli resta LAMSE. Ha detto:”E’ una mia decisione personale che ho preso d’accordo con John , con cui il rapporto rimane strettissimo. E’ la mia volontà di affrontare il futuro come una pagina bianca cui dedicare la mia passione. Era indispensabile farlo, per avere la mente libera.” Aumenta dunque la centralità di John Elkann e apre possibili scenari alla proprietà della società ; non nell’immediato , perché oggi vendere o togliere dalla Borsa la Juventus sarebbe economicamente un disastro. Ma nel medio termine non si esclude l’ingresso di un nuovo socio.

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