Financial Times: "Superlega, quanto valgono le penali di uscita"

Il primo a parlarne era stato Florentino Perez, che nemmeno due giorni fa delineava il progetto della nuova Superlega, così com’era nelle intenzioni dei suoi fondatori. “Abbiamo firmato tutti sabato – aveva detto ai microfoni di “El Chiringuito” – Qualcuno potrebbe andarsene? No, è vincolante. Non se ne andranno, negozieremo tutti insieme”. Parole che ora, con la nuova competizione europea d’élite già giunta ai titoli di cosa, non solo suonano superate ma assumono anche una nuova importanza. Ad indagare sull’entità di queste citate penali è il Financial Times, che ha delineato le prospettive economiche future per i club “fuggitivi”.

Superlega, a quanto ammonterebbero le sanzioni

Secondo l’autorevole giornale economico, i 12 club fondatori della Superlega “avevano concordato le cosiddette ‘clausole di uscita‘, progettate per mantenerli nella competizione una volta raccolti i soldi per finanziare il progetto”. Ma dopo l’ondata di critiche – da parte di club, giocatori ma anche politici e tifosi – seguite all’annuncio ufficiale, i fondatori non hanno retto alla pressione. “Come parte delle clausole, i club avevano deciso di non abbandonare la nuova competizione prima di giugno 2025 – continua il Financial Times – e da allora in poi avrebbero dovuto comunicare la volontà di lasciare il torneo almeno con una stagione in anticipo“. Secondo questa prospettiva, i club sarebbero stati tenuti a rimborsare parte della “sovvenzione infrastrutturale iniziale, i 3,25 miliardi di euro destinati a essere suddivisi tra i fondatori della Superlega e ottenuti tramite un finanziamento da parte della banca statunitense JP Morgan“.

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Club fondatori e penali: che cosa succede ora

Misure di questo tipo danno conto della posta in gioco per l’adesione alla nuova competizione, ma il Financial Times sottolinea che “le sanzioni relative alle clausole di uscita sembrano dipendere dal flusso di denaro in favore delle società, eventualità che non si è verificata dato che l’allontanamento dei club è avvenuto appena due giorni dopo l’annuncio ufficiale del torneo”. I rischi legali però rimangono: “I restanti club della Super League hanno la possibilità di citare in giudizio coloro che hanno lasciato, nel tentativo di far rispettare l’accordo: non è ancora chiaro quali siano le responsabilità dei club per la scelta di ritirarsi”, conclude FT.

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