Finali e caos biglietti: da Tirana a Parigi, botta e risposta club-Uefa

Dal caso Feyenoord alle critiche di Klopp. Critiche sulla federazione internazionale per il mancato avviso della vendita di 8.500 biglietti per Tirana e per i pochi posti messi a disposizione allo Stade de France di Parigi per i tifosi di Real e Liverpool

Champions League, Europa League e Conference. L’annata delle competizioni europee ormai è alle fasi conclusive con le sole tre finali da disputare, ma se per la Uefa l’organizzazione con i Paesi ospitanti (Parigi, Siviglia Tirana) è, per il momento, un successo, quella con i tifosi mostrerebbe alcune lacune come il caso “biglietti mancanti’’. La prima squadra a sentirsi penalizzata è stata il Feyenoord che, a suon di comunicati ufficiali, ha più volte evidenziato alla Uefa di non essere stata avvisata del momento in cui si sarebbero messi in vendita i biglietti per la finale a Tirana. Risultato? L’89% dei ticket venduti (per i sostenitori della squadra olandese) sono stati acquistati da persone albanesi (pochi probabilmente i tifosi del Feyenoord…).

Il caso

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Il tutto è accaduto nella giornata di martedì 10 maggio. Sul sito ufficiale dell’Uefa era stata confermata la possibilità di acquistare online 8.500 tagliandi della finale di Conference League, cui poteva accedere chiunque. Da un lato, si è registrato l’immediato collasso del portale della federazione. Dall’altro è arrivata la comunicazione di protesta del Feyenoord, nella quale spiega di non essere stato avvisato correttamente, denunciando questo tramite i canali social del club.

Il comunicato della Uefa

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La risposta è arrivata puntualmente oggi: “L’Uefa ha informato il Feyenoord questa mattina durante un incontro e nella conversazione, la Federcalcio europea si è scusata per il fatto che ieri sul sito ufficiale l’orario di inizio, della vendita, era alle 14, mentre sarebbe dovuto essere alle 12”. In seguito alle scuse, però, è arrivato anche il chiarimento da parte dell’Organo europeo sulla questione. Durante l’incontro con il Feyenoord, l’Uefa ha sottolineato che non informare i club coinvolti sulla data e l’ora di inizio della vendita dei biglietti, in questo caso, è una procedura permanente. Questa vendita è sempre rivolta al Paese ospitante.

La Roma?

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Nel comunicato della Uefa si precisa anche che il caos biglietti non ha coinvolto anche i tifosi giallorossi: ‘’I supporter dell’AS Roma, a differenza di quelli del Feyenoord, sono riusciti ad acquistare i biglietti in massa”.

E in Champions League?

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Il problema riguarda, però, anche le squadre in finale di Champions League. Liverpool e Real si ritroveranno allo Stade de France (75.000 posti) con soli 40.000 tifosi al seguito. Quindi saranno circa 20.000 i biglietti assegnati ai sostenitori dei due club e gli altri 35.000 disponibili? Il presidente Uefa Aleksander Ceferin ha difeso questa tipologia di assegnazione anche dopo le critiche arrivate da parte del manager dei Reds, Jurgen Klopp, il quale ha detto: “Non è assolutamente giusto, ma succede ovunque. Non migliora le cose, solo in questo caso specifico non solo stai pagando più dell’ultima volta per un biglietto, ma ottieni solo il 50 per cento dei biglietti e il resto va a persone che pagano migliaia e migliaia di euro.”

Ceferin: La risposta

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Al Congresso di Vienna è arrivata la risposta ufficiale dello stesso Presidente: ‘’Dagli introiti delle finali la Uefa ottiene il 6,5 per cento e il 93,5 per cento va ai club. Dalle altre partite il 100 per cento degli introiti va ai club. I tifosi di entrambe le squadre ottengono 20.000 biglietti ciascuno. Se gli sponsor che pagano 100 o più milioni di euro di sponsorizzazione – di cui il 93,5 per cento va agli stessi club – ottengono dei biglietti, è parte di un obbligo contrattuale che abbiamo. Alcuni biglietti, quindi vanno al mercato, a chi ama il calcio e la competizione in sé”.

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