Finale di Coppa Italia coi tifosi: il governo conferma, sono 4.700 posti

Il 19 maggio al Mapei Stadium di Reggio Emilia Juve e Atalanta torneranno ad avere il pubblico. L’annuncio del sottosegretario alla Salute Costa: “Dopo essermi confrontato con il ministro Speranza, confermo la disponibilità ad aprire lo stadio al 20% della capienza”. Ora il Cts definirà le modalità

Adesso arriva anche la conferma del governo: il 19 maggio la finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta si giocherà davanti ai tifosi. Da giorni il Dipartimento dello Sport con il sottosegretario Valentina Vezzali erano al lavoro per permettere ad alcuni eventi sportivi come questo e gli Internazionali di tennis di avere una quota di spettatori anche prima del primo giugno come previsto dal decreto. Adesso sono arrivate le parole del Sottosegretario alla Salute Andrea Costa a confermare il sì da parte del governo: “La finale di Coppa Italia, Atalanta-Juventus, prevista per il 19 maggio al Mapei Stadium di Sassuolo, sarà aperta al pubblico”.

Il 20% della capienza

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E l’idea è quella di far spazio a ben più di mille tifosi. Si parla infatti del 20% della capienza del Mapei Stadium, quindi circa 4.700 posti: “Dopo essermi confrontato con il ministro Roberto Speranza – ha continuato Costa – confermo la disponibilità del governo ad aprire lo stadio ai tifosi al 20% della capienza. Il Cts in queste ore sta studiando il protocollo per permettere agli spettatori di raggiungere e seguire la partita in sicurezza nel pieno rispetto della normativa anti-Covid. Dopo aver dato il via libera agli Europei con una presenza di tifosi pari al 25%, ho sostenuto sin da subito la possibilità di poter consentire l’accesso al pubblico con percentuali inferiori anche ad altri eventi sportivi, come la finale di Coppa Italia e la finale degli Internazionali del 16 giugno a Roma. Saranno test importanti in vista delle partite dell’Europeo. Un segnale fondamentale per il mondo dello sport tutto, che ancora una volta fa da apripista nell’indicare le date per un ritorno graduale alla vita normale”. Adesso spetterà al Cts, che si riunirà domani, definire tutte le modalità.

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