Fiducia, buoni movimenti e tanti minuti: cosa ha detto all’Inter il ritorno di Lukaku

Il 26 agosto contro la Lazio l’ultima partita da titolare, ieri 88’ in campo contro la Reggina con un gol e un palo: tanti motivi per sorridere, in attesa di Lautaro

Segna, un paio di colpi su cuore e stemma dell’Inter, sorride. Il solito Lukaku nella vittoria per 2-0 contro la Reggina, verrebbe da dire. Il Romelu che in nerazzurro incide e si diverte. Se non fosse che negli ultimi mesi, quasi quattro dall’ultima partita da titolare giocata agli ordini di mister Inzaghi, contro la Lazio, è successo di tutto: l’infortunio alla coscia, il ritorno con gol al Viktoria Plzen, la ricaduta, la delusione al Mondiale con i gol falliti nel match da dentro o fuori contro la Croazia. Per ricaricarsi, Big Rom è volato alle Seychelles e poi si è recato a Dubai, dove ha ripreso ad allenarsi, prima di tornare ad Appiano. La prova con la Reggina, seppur in un contesto amichevole, è un ottimo segnale in vista del Napoli.

Testa al Napoli

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La data segnata in rosso è la stessa da tempo: 4 gennaio, sfida in casa contro la capolista, prima partita dopo la pausa per la Coppa del Mondo. Lukaku l’ha puntata il 2 dicembre, dopo la cocente eliminazione dai Mondiali con un secondo tempo contro la Croazia ricco di occasioni non sfruttate. Ha staccato per qualche giorno, poi subito con la testa all’Inter: i nerazzurri hanno bisogno del vero Romelu, l’uomo tornato per riportare lo scudetto sull’altra sponda del Naviglio. Con questo Napoli si fa dura, ecco perché per la formazione di Inzaghi la sfida contro i partenopei è subito da non sbagliare.

La tenuta

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Lukaku si allena con i compagni ormai da due settimane e ha davanti a sé ancora molte sedute di allenamento prima del match contro la formazione di Spalletti. Ha fatto coppia con Dzeko, con buoni spunti, e ritroverà un Lautaro carico a mille dopo il trionfo dell’Argentina in Qatar. Tutto sembra andare nella direzione giusta. Nell’amichevole del Granillo, ha superato il test più importante: quello della tenuta. Non si giocano 88 minuti senza la certezza che sia la cosa giusta e con un rischio di ricadute dietro l’angolo. A fine ottobre era bastata una mezz’oretta, tra Viktoria Plzen e Sampdoria, a fermare nuovamente il gigante.

La partita

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E allora per Inzaghi non c’è che da sorridere. Lukaku è sulla strada giusta, ha segnato un gol (controllo e sinistro vincente a battere Ravaglia) e ha anche colpito un palo nel primo tempo. Ha aggiunto minuti nelle gambe, ritrovato fiducia e la dolce sensazione del gol. Le amichevoli servono soprattutto a questo. L’ultima partita da titolare era datata 26 agosto, nella sconfitta sul campo della Lazio. Quando il Napoli arriverà a San Siro, saranno passati quattro mesi e oltre da quella notte negativa. Per Lukaku è tempo di riprendersi l’Inter: Romelu sta tornando.

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