Feyenoord, i tifosi: “Se non ci fanno andare a Roma si deve giocare in un altro Paese”

Il presidente dell’associazione dei tifosi del Feyenoord: “La Uefa ha detto che se non si può giocare in una città con i tifosi ospiti allora bisogna andare in un altro paese”

Roma-Feyenoord sarà il quarto di finale di Europa League, remake della finale di Tirana in Conference League. Una sfida suggestiva, ma che porta con sé anche una questione importante dal punto di vista dell’ordine pubblico. Tanto che più di qualcuno – compreso il sindaco Gualtieri – ha invocato e richiesto il divieto ai tifosi olandesi di arrivare in trasferta all’Olimpico. Soprattutto vedendo gli scontri di Tirana e il precedente degli ultras del Feyenoord a piazza di Spagna, con tanto di ‘minaccia’ già fatta partire anche per la sfida del prossimo 20 aprile. Su questa ipotesi – dopo le parole dell’allenatore Slot – ha parlato il presidente dell’associazione dei tifosi del Feyenoord, Kees Lau, lanciando addirittura lo scenario di una gara in campo neutro: “Abbiamo reagito con sorpresa alla notizia. Soprattutto se pensiamo alle parole dell’Uefa, ovvero che le partite non possono più essere giocare in determinate città se i tifosi ospiti non sono benvenuti”.Lau, quindi, è addirittura fiducioso su questo fatto: Se non si può giocare a Roma, allora bisogna andare in un altro paese. La partita va giocata in Germania o in Svizzera ad esempio. Non ho idea del dove, ma deve essere una possibilità. Noi continueremo – si legge su ‘RTL Nieuws’ – con i nostri piani per la trasferta a Roma. Ma la Uefa non lo accetterà in ogni caso”. Infine Lau ha parlato del sorteggio: “Non mi è dispiaciuto dell’accoppiamento con la Roma. L’anno scorso abbiamo giocato un match pessimo e ora stiamo migliorando. Penso ci siano anche diversi vantaggi ad essere stati sorteggiati con i giallorossi”.

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