Festa Roma con El Shaarawy e Kumbulla: 2-0 alla Real Sociedad e quarti più vicini

Bella prova della squadra di Mou nell’andata degli ottavi all’Olimpico. Reti del Faraone su assist di Abraham e del difensore con un colpo di testa

La vittoria delle seconde linee. La rivincita di chi ha saputo aspettare e anche soffrire. Un successo importante, netto, un 2-0 marchiato a fuoco da El Shaarawy e Kumbulla. La Roma così si mette in una posizione di netto vantaggio per la sfida di San Sebastian, quando tra una settimana la Real Sociedad proverà a ribaltare la contesa. Ma all’Olimpico c’è un’atmosfera elettrizzante per sprecarla banalmente e stavolta la Roma è molto più vicina a quella che ha battuto la Juventus che non a quella scivolata a Cremona. E considerando l’altalena di prestazione dei giallorossi, non è certo una cosa banale. Mou è stato ancora una volta spietato, vincendo la sua 15esima gara casalinga su 17 in Europa League.

Decide Elsha

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Mourinho rilancia Abraham al centro dell’attacco e dà per la prima volta una maglia da titolare a Llorente (con Ibanez out per squalifica). Alguacil, invece, lascia fuori a sorpresa Oyarzabal e davanti si affida alla coppia Kubo-Sorloth. Con il palleggio e con la qualità tecnica degli interpreti, la Real Sociedad prova a fare subito la partita, mantenendo a lungo il possesso palla. David Silva va a fare il trequartista, Merino e Zubimendi in mezzo provano a creare. Ma sono fuochi di paglia, perché la Roma si compatta bene e alla prima ripartenza vera è subito letale: Dybala costruisce, Abraham inventa un assist al bacio per El Shaarawy, che sul palo opposto mette dentro con un colpo da kung-fu. Una volta in svantaggio, gli spagnoli rendono ancora più fitta la matassa in mezzo al campo ed al 21’ sfiorano il pari con un’iniziativa personale di Kubo (palo esterno). Poi ci prova Merino (alto), Smalling rischia l’autogol per anticipare David Silva e Pellegrini non riesce a chiudere uno spunto di Dybala. Insomma, ora si gioca molto più a viso aperto e anche la Roma sale in pressione, per togliere respiro alla manovra basca. El Shaarawy fa bene entrambi le fasi e si immola su un tiro pericoloso di Gorosabel, Matic e Cristante in mezzo duellano e Abraham per poco non beffa Remiro su un disimpegno del portiere spagnolo. Si va al riposo così, con la Roma avanti di un gol ma senza più Llorente, che nell’intervallo resta negli spogliatoi per un affaticamento muscolare.

Vai Marash

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Nella ripresa la Real Sociedad alza il baricentro, andando a pressare alto ogni portatore di palla giallorosso. La Roma però si difende sempre con ordine e se lascia qualche spazio è solo ai 25-30 metri, da dove ci prova Rico con un bel tiro da fuori deviato in angolo da Rui Patricio. Così dopo 14’ della ripresa Mourinho cambia tutto: dentro Spinazzola, Belotti e Wijnaldum e fuori Pellegrini (per un colpo alla testa), El Shaarawy ed Abraham. Alguacil invece si gioca la carta Oyarzabal. E mentre si soffre nel contenere, si creano spazi per far male. E su uno di questi i giallorossi sfiorano il 2-0: lancio di 50 metri di Mancini per Belotti e incrocio pieno in corsa. E proprio il Gallo gioca una partita generosissima, guadagnando una punizione dopo l’altra e facendo respirare la squadra quando è sotto pressione. Merino allora ha la palla giusta per pareggiare, ma la spreca fuori da due passi e a 4 dalla fine la Roma mette un’ipoteca sui quarti: angolo di Dybala e colpo di testa vincente di Kumbulla. Finisce così, con la Roma in tripudio e l’Olimpico colorato a festa.

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