Al San Paolo passano prima i liguri, che poi restano in dieci per un discutibile rosso. Nella ripresa il partente Gabbiadini e il rispolverato Tonelli ribaltano tuttotwitta
NAPOLI – Botti di inizio anno al San Paolo, con il Napoli che piega in rimonta un’indomita Sampdoria grazie ai gol del ‘trascurato’ Tonelli e del partente Gabbiadini, aiutato anche dal fiscale arbitro Di Bello che penalizza gli ospiti nel loro momento migliore. Prima del match tutti gli occhi sono per il nuovo arrivato Pavoletti che da ex genoano, per uno strano scherzo del destino, alla sua prima in azzurro sente quasi aria di derby. Il centravanti però, reduce da un infortunio e non ancora al top della condizione, parte dalla panchina. E del resto anche in forma difficilmente avrebbe tolto il posto al Mertens che aveva chiuso l’anno da ‘nueve’ tutt’altro che falso. Debutto dal primo minuto dopo 19 partite invece per il difensore Tonelli, titolare nel 4-3-3 del suo vecchio mentore Sarri vista l’emergenza in difesa (out Koulibaly, Ghoulam e lo squalificato Albiol oltre al centrocampista El Kaddouri e al lungodegente Milik). Tra i liguri, schierati da Giampaolo con il 4-3-1-2, indisponibili invece il portiere Viviano, Carbonero e Sala).
ILLUSIONE DORIANA – L’inizio dei partenopei è veemente ed è proprio il belga a spaventare subito Puggioni, ma prima viene anticipato da Silvestre su un bel cross di Callejon e poi sfiora soltanto l’incrocio su una punizione dai 25 metri. Il portiere ospite al 10′ è impegnato invece da Insigne, che calcia forte ma troppo centrale. Il Napoli sembra viaggiare a velocità doppia rispetto alla squadra di Giampaolo che pian piano riesce però a prendere le misure agli avversari e a coprire meglio gli spazi.
L’EPISODIO CHIAVE – Al rientro dagli spogliatoi i campani invece reagiscono eccome. Leoni feriti, gli uomini di Sarri schiacciano subito gli avversari nella loro metà campo e sfiorano il pari immediato con Mertens, la cui mira è però imprecisa come quella di Hamsik che poco dopo ci prova due volte invano dalla distanza. Al 55′ protagonista ancora il belga con un ‘sombrero’ su Silvestre, costretto a fermarlo con le cattive e a prendersi l’ammonizione. La Samp però tiene botta e quando può cerca di far male, come al quarto d’ora quando sfiora due volte il raddoppio con Schick che però, servito prima da Barreto e poi da Muriel (da poco entrato per un evanescente Quagliarella), non trova il tempo per battere a rete come dovrebbe. Ma al 61′ cambia la gara: Reina blocca il pallone in presa alta, Silvestre gli corre vicino disturbandone ingenuamente il rinvio pur senza toccarlo e l’arbitro Di Bello – forse un po’ troppo fiscale- gli sventola in faccia il secondo giallo tra le proteste di Giampaolo. In inferiorità numerica, l’allenatore ospite correi ai ripari e richiama in panchina Schick per gettare nella mischia Dodò.
ASSALTO PARTENOPEO – A metà ripresa però il Napoli va davvero vicino al pari: lancio lungo di Jorginho per Callejon, sponda volante all’indietro ma Mertens incrocia troppo col destro una sorta di ‘rigore’ in movimento. Appena dopo è Tonelli a mancare di un niente l’impatto vincente su cross calciato dallo spagnolo ex Real. Sarri con l’uomo in più decide di osare facendo entrare anche Gabbiadini al posto del regista Jorginho e l’attaccante con la valigia pronta impegna subito Puggioni di testa.