Festa Napoli con Bakayoko: Udinese stesa all’ultimo respiro

La squadra di Gattuso si porta avanti grazie a un rigore di Insigne, ma viene ripresa da Lasagna. Al 90′ ecco il gol di testa del centrocampista francese

dal nostro inviato Fabio Bianchi

10 gennaio – Udine

Una testata ti salverà. Il guizzo aereo di Tiemouè Bakayoko al tramonto, quando si stavano spegnendo le luci della Dacia Arena e le speranza di riscatto, risolve in un colpo la classifica del Napoli e i problemi di Rino Gattuso. Non è stata una prestazione trascendentale quella dei partenopei, molto meno brillante del solito a livello di gioco. Gli azzurri hanno sofferto e a volte rischiato contro un’Udinese determinata e pericolosa in contropiede. Udinese che pensava ormai di avercela fatta a prendere un pareggio prezioso in un momento difficile (tre punti nelle ultime 5 gare). Ma quello del Napoli lo era altrettanto (4 punti nelle ultime 5) è questa vittoria riporta un po’ di sereno anche se non risolve del tutto alcuni problemi che restano: la difficoltà di concretizzare le azioni e la mancanza di sicurezza. Stavolta pagata anche in difesa.

BOTTA E RIPOSTA

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Infatti il Napoli è partito meno spumeggiante del solito, più accorto anche per la solida disposizione dell’Udinese che copriva ogni spazio e cercava di bloccare le imbucate verticali degli uomini di Gattuso per poi recuperare palla e partire in contropiede. Insigne, che si è presentato subito con un rasoterra a fil di palo, al minuto 15 ha realizzato il rigore del vantaggio procurato da Lozano. Il messicano è stato atterrato da Bonifazi ma l’arbitro Pasqua ha dovuto essere richiamato dal Var per concedere un rigore netto. L’Udinese ha reagito bene, innanzitutto senza scomporsi e mettendo ancora più pressione al giro palla del Napoli. Bakayoko, che dove andare di qui e di là per coprire anche su Pereyra che agiva tra le linee (Fabian Ruiz latitava un po’) si è trovato spesso in difficoltà con De Paul, troppo più veloce di lui ma è stato il grave errore in retro passaggio di Rrahmani, all’esordio da titolare, che ha permesso all’Udinese di pareggiare. Con un guizzo da centometrista Lasagna è arrivato sulla palla, ha dribblato Meret e segnato a porta vuota. Il Napoli allora ha alzato il baricentro e ha avuto un paio di occasioni sventate da Musso ma ne ha subite due in ripartenza ben più pericolose dove Meret si è superato, respingendo Lasagna e Stryger Larsen.

CARICA

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Gattuso nell’intervallo ha cambiato il disoriento Rrahami per Mario Rui, spostando al centro Di Lorenzo. Mossa azzeccato, così la squadra è sembrata più quadrata. Il Napoli è partito più deciso e con più ritmo ed è andato vicino al 2-1 con Zielinski e Insigne, ma non riusciva a trovare la copertura per le ripartenze di De Paul (a centrocampo c’era un buco) che serviva un palla d’oro a Lasagna fermato coi piedi da Meret. Insomma, la partita restava aperta e incerta anche perché le squadre, stanche da 3 gare in 7 giorni, si sono allungate parecchio. E alla fine, è arrivata la zuccata provvidenziale di Bakayoko.

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