Festa Atalanta al 93′ con Piccoli, ma il Torino è da applausi

Sotto dopo 6′ per il gran gol di Muriel, i granata reagiscono e trovano il pari con Belotti, ma il neo-entrato regala i tre punti a Gasp nel recupero

dal nostro inviato Mario Pagliara

21 agosto – TORINO

Il Toro è costretto a ingoiare la beffa al terzo minuto di recupero, quando Piccoli concretizza uno spietato contropiede finale e firma il due a uno che regala la prima vittoria del campionato alla squadra di Gasperini. A ripensare al film della partita, sarebbe stato più giusto il pareggio che il Toro aveva meritatamente agguantato al 79’ con Belotti, riprendendo il capolavoro realizzato da Muriel al sesto minuto. Punizione troppo severa per la squadra di Juric, uscita dal campo tra gli applausi del pubblico di casa che ha compreso la buona serata offerta dai granata. Fa festa all’ultimo secondo l’Atalanta.

L’AQUILONE DI LUIS

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C’è un aquilone che permette all’Atalanta di decollare in fretta e finisce per smorzare l’entusiasmo del Toro troppo presto. E’ il capolavoro nato dopo appena sei minuti dal genio di Luis Muriel: fa tutto lui, si lancia in percussione sul centrodestra, si beve Rodriguez (che pure prova a portarlo fuori dall’area) , infine scocca un bolide che finisce dritto all’incrocio dei pali. Non avremo mai la controprova se Milinkovic Savic avrebbe mai potuto arrivarci, ma la cronaca impone di segnalare che il portiere del Toro sbaglia la scelta: battezza l’angolo basso, mentre la sfera s’insacca in quello alto. Torino-Atalanta inizia così, con un brivido caldo per i bergamaschi e una montagna subito da scalare per i granata. Nota statistica: Muriel è all’ottavo gol alla prima giornata di campionato, nessuno come lui in Serie A (davanti a Immobile a 7 gol). Anche lo scorso anno timbrò alla prima giornata, proprio contro il Toro, ancora all’Olimpico Grande Torino.

L’ORGOGLIO GRANATA

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A metà gara il Toro però è con la testa dentro la partita, pur con un paio di uomini in deficit (Lukic e Linetty): è bravo a sfruttare le diverse pause dell’Atalanta, che prova più a gestire che ad affondare il colpo in velocità. A tre minuti dal vantaggio di Muriel, Palomino salva alla disperata sulla combinazione Sanabria-Linetty. I granata si appoggiano molto sulla qualità offerta da Pjaca e Sanabria, e proprio da questi due nasce il colpo di testa del paraguaiano (13’). Musso para senza affanni. Al 22’ se non ci fosse un recupero prodigioso di Singo, ancora Muriel avrebbe la palla del raddoppio a pochi passi da Milinkovic. Il quarto d’ora finale del primo tempo è però tutto del Toro, che ci metto l’impeto e l’orgoglio: prima Sanabria sfonda (34’) ma Musso c’è. Poi l’occasione più grande è il colpo di testa di Bremer (40’) dagli sviluppi di un angolo, intercettato sulla linea di porta da Pessina. Nei minuti finali di primo tempo Pjaca è delizioso nel servire Aina, sul quale stavolta Musso deve ricorrere agli straordinari (43’), nel finale ci prova anche Mandragora ma senza fortuna.

ECCO IL GALLO

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Quando le squadre riemergono dagli spogliatoio, c’è Rincon al posto di un insufficiente Lukic. Il Toro ricomincia con la stessa foga, l’Atalanta prosegue al piccolo trotto: così dopo cinque minuti Sanabria potrebbe avere un’ottima occasione a tu per tu con Musso (su invito di Aina) ma gli manca il guizzo finale. Ancora Sanabria “rischia” il gol ad effetto con un colpo di tacco improvviso (‘9) direttamente da calcio d’angolo, ma c’è ancora Pessina a rovinare la festa sulla linea di porta. L’Atalanta è in difficoltà, Gasperini lo capisce e fa il doppio cambio prima dell’ora di gioco (12’ s.t.): dentro Lammers per Muriel e Miranchuk per Ilicic. A venti minuti esatti del secondo tempo, inizia la settima stagione con il Toro del capitano Andrea Belotti, subentrato al posto di Sanabria. Juric lo aveva tenuto inizialmente in panchina per la botta presa alla caviglia destra in Coppa Italia.

E IL CAPITANO TIMBRA

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Un quarto d’ora dalla fine, la caviglia destra di Bremer torna a fare male (infortunatasi durante il ritiro). Il brasiliano è costretto ad uscire, al suo posto entra Izzo. Juric ne approfitta anche per lanciare dentro Verdi al posto di uno stanco, ma positivo, Pjaca. Gasperini replica con Pezzella per Malinovskyi. E quando la partita comincia a trasmettere la sensazione di trascinarsi verso il finale, arriva l’urlo del capitano, quattordici minuti dopo essere entrato in campo. Perché dopo trentaquattro minuti del secondo tempo, Belotti riceve palla al limite dell’aria, dribbla prima Pasalic, poi scocca un destro reso imparabile dalla deviazione di Maehle. E’ il meritato uno a uno del Toro. L’Atalanta ormai è alle corde, non ne ha più e nel finale una splendida conclusione di Verdi per questioni di centimetri non ribalta completamente il punteggio. Ma la doccia gelata per il Toro arriva al terzo minuto di recupero, quando l’Atalanta se ne va in contropiede e firma l’uno-due con Piccoli.

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