Feralpisalò in paradiso: è Serie B (per la prima volta) con tre turni di anticipo

Storico traguardo per il club lombardo: la squadra di Vecchi supera la Triestina con un gol di Butic. Il presidente di Lega Pro, Marani: “Questa vittoria dimostra grande organizzazione”

Basta un solo match point e il sogno si realizza. La Feralpisalò è per la prima volta in Serie B, traguardo storico raggiunto già alla terzultima giornata del girone A. Alla squadra di Stefano Vecchi – che segue così il Catanzaro, già promosso aritmeticamente nel girone C – basta superare la Triestina (1-0) con il gol a metà secondo tempo di Butic. Il croato, unico straniero della rosa, fa esplodere lo stadio Turina con un sinistro dalla distanza che trova decisamente impreparato il portiere Mastrantonio (presa fallita e pallone che gli sfugge tra l gambe, prima di terminare in rete). Per l’attaccante, arrivato a gennaio dal Cosenza, il primo gol in maglia Feralpisalò coincide quindi con quello della promozione. Di Molfetta poi colpisce la traversa senza riuscire ad arrotondare, con il risultato finale che non si schioda fino alla festa più che mai meritata.

Destino fra le mani

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La capolista era scesa in campo alle 17.30 con la consapevolezza di avere il destino tra le mani, visto che la Pro Sesto – che era la più immediata inseguitrice – aveva già perso a Piacenza nella gara iniziata alle 14.30. Missione compiuta, mantenendo la porta imbattuta anche in questa sfida decisiva. Non una novità per la migliore difesa del girone, appena 19 gol subiti. Un campionato vinto con la forza della solidità. Al club lombardo giungono le congratulazioni del presidente della Lega Pro, Matteo Marani: “La vittoria della Feralpisalò dimostra capacità di grande organizzazione. Ai meriti per la bella vittoria ottenuta sul campo si devono aggiungere quelli della perfetta organizzazione societaria. I miei complimenti vanno al presidente Giuseppe Pasini, un grande industriale che ha dato e sta dando molto al calcio. Andrò volentieri al Turina per consegnare la Coppa, simbolo della meritata vittoria”.

Le altre del girone A

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Come accennato, la Pro Sesto ha perso l’occasione di tenere viva la corsa per il primato. Non solo: la squadra di Andreoletti si è fatta scappare dalle mani anche il secondo posto, battuta a Piacenza (1-0, Plescia) dagli emiliani che tengono così vivo il sogno playout. A 180’ dalla fine, la seconda piazza se la prende così il Lecco: il 2-1 sulla Pro Patria matura nel finale, risolve Pinzauti (dopo che Castelli aveva replicato al primo vantaggio di Giudici). Crolla il Pordenone, battuto per la prima volta nel nuovo stadio e sorpassato al terzo posto dal Lecco: a Fontanafredda fa festa la Pro Vercelli (1-0), che si avvicina di molto alla salvezza grazie al guizzo dell’ex Anastasio. Bella vittoria del Padova, sul campo di un Trento a secco di gol da cinque partite: decide Vasic di testa, lanciando la squadra di Torrente all’assalto di un buon piazzamento nei playoff (risalita meritata, avendo perso solo una delle ultime dieci partite). Pari con un gol per tempo (1-1) tra Arzignano e Novara: vicentini avanti con Lunghi, ma raggiunti in avvio di ripresa da Pablo Gonzalez (nel finale Fyda ha sfiorato il nuovo vantaggio). Scorrendo la classifica, il Vicenza – impegnato martedì in Coppa Italia contro la Juventus Next Gen – deve adesso difendere il quinto posto dalla risalita della Virtus Verona. La squadra di Gigi Fresco ha ribaltato (2-1) l’AlbinoLeffe, avanti con Cocco ma poi – complice l’ingenua espulsione di Gusu – raggiunto da Juanito Gomez e superato nel recupero dal norvegese Kristoffersen. Prosegue la risalita del Mantova di Mandorlini, sette punti in tre partite: il 3-1 al Renate arriva anche qui in rimonta, tutto nel secondo tempo, con il vantaggio ospite di Sorrentino annullato nei dieci minuti finali da Mensah e dalla doppietta di Bocalon.

Girone C

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Senza sconti: il Catanzaro è travolgente anche sul campo del Francavilla dell’ex tecnico Calabro, piazzando un poker (4-3) con la tripletta di uno scatenato Alessio Curcio. I 93 punti attuali della squadra di Vivarini valgono il record in Lega Pro nell’era dei tre punti, superando i 90 di Ternana e Sudtirol. Crolla invece per la prima volta in casa il Crotone, già sicuro del secondo posto: allo Scida è D’Ausilio a far felice il Cerignola (1-0), adesso lanciato verso le posizioni che contano. Diventa adesso molto interessante anche la corsa al terzo posto: il Pescara di Zeman crolla a Taranto (3-0, Tommasini e doppietta di Bifulco per la salvezza) e vede adesso ridursi a un solo punto il vantaggio sul Foggia. E’ un ritorno vincente infatti quello di Delio Rossi allo Zaccheria, 27 anni dopo l’ultima volta: Giugliano liquidato (3-0), a segno Ogunseye Petermann su rigore e Frigerio per il secondo migliore attacco del girone. Un punto dal podio – ma con qualche rimpianto – lo rosicchia anche il Picerno, fermato sullo 0-0 dal Messina ma comunque all’undicesimo risultato utile. All’ultima giornata ci sarà Picerno-Pescara, con i lucani vittoriosi nella gara d’andata. Colpo del Monopoli, che passa a Potenza (2-1) mettendo sostanzialmente al sicuro il settimo posto: a inizio ripresa il solito Caturano (gol numero 17) risponde al primo vantaggio biancoverde di Mattia Rolando – che era ancora a secco in campionato –, ma la firma sui tre punti la mette Giannotti in pieno recupero, innescato dall’ispirato Manzari. Tra Juve Stabia e Fidelis Andria finisce con un pareggio (1-1, Volpe risponde a Costa Ferreira) che non serve a nessuna delle due: i gialloblù escono dalla zona playoff e i pugliesi restano ultimi. A distanza di due mesi, il Latina torna al successo interno (2-0 alla Gelbison, Fabrizi e Peschetola) e sogna i playoff. Pesantissimo colpo salvezza della Turris al Partenio: con l’Avellino in dieci dal 41’ (in crisi e contestato), risolve nel finale il gol di Contessa. Il Monterosi, invece, vince il derby grazie al rigore trasformato da Costantino e lascia in seri guai la Viterbese.

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