Europei, Svezia-Ucraina 1-2: Shevchenko sfiderà l'Inghilterra ai quarti

Continua il sogno di Shevchenko. L’Ucraina batte la Svezia 2-1 all’ultimo sussulto dei supplementari con un colpo di testa di Dobvik, mossa vincente di Sheva, che lo aveva fatto entrare pochi minuti prima. Così, a pochi secondi dai rigori, la Svezia di Kulusevski è crollata. A Roma a sfidare l’Inghilterra ci va Shevchenko, ed è una storia pazzesca. L’Ucraina è arrivata agli ottavi come migliore terza, anche grazie alla Svezia che ha battuto la Polonia. Era la principale outsider degli ottavi, e invece ha conquistato un risultato incredibile. Shevchenko non è riuscito a trattenere le lacrime per l’emozione nel finale. Si è visto anche un bell’abbraccio con il vice Mauro Tassotti, quasi un remake di quello tra Vialli e Mancini. Orsato ha diretto bene la gara: l’episodio chiave è stata l’espulsione di Danielson con il Var ai supplementari, per un fallo killer che ha provocato l’infortunio di Besedin.

Forsberg risponde a Zinchenko

La partita stenta a decollare. Nella Svezia, come era prevedibile, i più pericolosi sono Kulusevski e Forsberg, mentre Isak si vede molto meno. La squadra del ct Andersson continua ad avere l’atteggiamento conservativo, che è stato molto criticato anche se le ha permesso di chiudere da prima in classifica il girone, davanti alla Spagna. Anche l’Ucraina è coperta. Serve un episodio per sbloccare la gara, e arriva al 28’: Zinchenko con un sinistro al volo potentissimo batte Olsen e tira fuori tutta la rabbia per le critiche ricevute nell’esultanza con il dito alla bocca. Il centrocampista del Manchester City, tornato nella sua posizione naturale, ha risposto nel miglior modo possibile. La Svezia non riesce a reagire: Kulusevski è ben controllato e ha poca assistenza. Prima di andare negli spogliatoi ci pensa Forsberg, l’uomo della provvidenza, a pareggiare i conti con una conclusione potente dai 20 metri che beffa Bushchan anche grazie a una deviazione decisiva. La partita è più spettacolare nella ripresa. In pochi minuti, prima Larsson sfiora il gol, poi arrivano due pali, uno per parte: il primo lo colpisce Sydorchuk, il secondo il solito Forsberg su assist di Kulusevski. La Svezia comincia ad alzare la pressione: Forsberg è una spina nel fianco. Shevchenko si gioca la carta atlantina Malinovskyi al posto di Shaparenko. Al 66’ Kulusevski impegna Bushchan con un bel tiro di sinistro. Quattro minuti dopo ancora uno scatenato Forsberg centra la traversa con un tiro a giro, quasi perfetto. Pian piano le squadre accusano la stanchezza e il ritmo si abbassa parecchio. A due minuti dalla fine Kulusevski spreca una grande occasione per chiuderla, ritardando la conclusione.

Kulusevski sostituito, poi la decide Dobvik

La partita di Kulusevski finisce pochi minuti dopo l’inizio dei supplementari, quando il ct Andersson decide di inserire forze fresche con un triplo cambio. Esce anche il centrocampista della Juve per lasciare spazio a Quaison. Al 99’ la Svezia resta in dieci per l’espulsione di Danielson, dopo il consulto di Orsato con il Var, per un intervento bruttissimo su Besedin, che lascia il campo infortunato. La partita sembra destinata a finire ai rigori, ma in pieno recupero, Dobvik, entrato al 106′, segna di testa il gol qualificazione. La gioia è incontenibile per Shevchenko e la sua squadra all’Hampden Park di Glasgow. Adesso c’è l’Inghilterra all’Olimpico.

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