Europei, doccia gelata del Cts: “A oggi non si può autorizzare la presenza del pubblico”

Dopo l’assenso del Governo, si attendeva il via libera del comitato tecnico scientifico. Che invece rimanda la decisione “alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico”. Basterà all’Uefa?

“Non è possibile”, ad oggi, confermare che gli incontri degli Europei di calcio previsti in Italia tra giugno e luglio si svolgeranno con la presenza del pubblico. È quanto hanno messo a verbale gli esperti del Comitato tecnico scientifico nella riunione, della quale ieri sono trapelate le prime indicazioni. Sottolineando però la “disponibilità” a rivedere la questione nelle prossime settimane “alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna di vaccinazione in corso in Italia”.

doccia gelata

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Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ieri aveva ricevuto una lettera del Ministro della Salute, Roberto Speranza, con il suo assenso all’apertura parziale degli stadi, condizionato però al via libera del Cts. Nella richiesta di autorizzazione ad organizzare le partite previste in Italia la Figc ricordava come la Uefa avesse “ufficialmente richiesto alle federazioni di confermare entro il 7 aprile l’impegno ad ospitare l’evento”, ponendo come “condizione necessaria” per l’assegnazione delle partite “la presenza di una percentuale di spettatori”. Conferma che però non è arrivata dal Comitato. “Pur manifestando apprezzamento per lo sforzo prodotto dalla Uefa – hanno scritto gli esperti – e “tenuto conto dell’attuale situazione epidemiologica, dell’intensità della circolazione virale, dell’occupazione delle strutture sanitarie e della limitata possibilità di prevedere il livello che tali indicatori avranno nella seconda metà di giugno, non è possibile rendere un compiuto parere entro la richiesta data del 7 aprile 2021”.

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