Eto’o indeciso: “Inter o Barça? Come mamma e papà! Su Onana…”

L’ex attaccante nerazzurro parla dei suoi due ex club: “Come mamma e papà”, dice. E parla della sfida di CL contro gli uomini di Ancelotti

Ma poi perché scegliere? E infatti Eto’onon lo fa. Ha vinto, tanto, con il Barcellona e pure con l’Inter. «Se tengo più a uno o all’altro? È lo stesso amore: mamma e papà. Non riesco a scegliere. Sono arrivato al Barça grazie a Joan Laporta. Sono andato a giocare al Barcellona perché ha insistito per avermi. E poi, all’Inter, ho incontrato una specie di ‘dio’, che è Massimo Moratti. Un uomo incredibile e amorevole. E ho fatto bene in entrambi i club», ha detto in un’intervista rilasciata al giornale spagnolo Marca.

«Però sono cresciuto nel Real Madrid? Sarò sempre grato al Real, indipendentemente dalle decisioni di alcune persone. I presidenti prendono decisioni e porterò il Real comunque sempre nel mio cuore. Se nella capitale mi trattano bene quando vado in giro? Adesso che ho messo di giocare sì. Quando giocavo, evidentemente li faceva parlare l’emozione e il tifo, mi dicevano sempre qualcosa. Ora è diverso. Mi dicono ‘Peccato Samu, non hai potuto giocare con il Real’. Ma si, sono già vecchio per quello. La vita va come deve andare. Presto un’altra sfida in CL contro l’Inter? Ero a Milano a vedere l’andata e abbiamo perso all’ultimo minuto, con gol di Rodrygo. Ma l’Inter non meritava di perdere quel giorno, forse il pareggio è stato giusto. Ora dobbiamo andare a Madrid e abbiamo già dimostrato di poter lottare», ha aggiunto l’ex giocatore nerazzurro.

Inevitabile un passaggio su Mourinho: «José è un fenomeno, l’unico che vedo capace di far tornare la Roma a vincere la Serie A dopo tanti anni senza vittorie».

«Il derby migliore? Senza dubbio, El Clásico. Un Barça-Real supera tutto, anche Inter-Juve. Non importa se è a Madrid o Barcellona. Quando arriva, senti qualcosa di speciale. È la partita più calda del mondo, anche se non ho mai giocato a Boca-River, per esempio. Quei classici si giocano fino alla morte», ha spiegato.

«A chi darei il Pallone d’oro? A Messi – ha aggiunto l’ex attaccante camerunense – per me è come un fratello piccolo. Lo apprezzo come persona e come calciatore. L’ho visto crescere e ho un amore speciale per lui. Per me è ancora il migliore al mondo. Se togliamo Leo, ce ne sono altri che mi piacciono, come Benzema. È un giocatore che amo. Da quando Ronaldo è partito si è caricato la squadra sulle spalle. Se sono il miglior africano della storia? Grazie, ma lo dicono a molti di noi. Ho solo cercato di realizzare i sogni. In Camerun tutto costa molto e bisogna faticare molto per ottenere tutto. I giocatori africani di oggi? Alcuni più veterani, tipo Mané o Salah, e altri meno conosciuti, come Zambo Anguissa. Amo anche il portiere dell’Ajax, Onana. Non gioca da mesi per via di un rigore, ma per me è uno dei portiere più bravi del mondo». 

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