Eriksen, l’invito Uefa alla finale dopo quella foto vitale e virale. E l’Inter lo attende

Christian pochi giorni fa era apparso per la prima volta in pubblico dopo il terribile spavento. Difficilmente tornerà a giocare in Italia: Inghilterra, Olanda e Danimarca le destinazioni più probabili per questioni di idoneità

Quando hai visto la morte in faccia, anche una foto con un bambino su una spiaggia e un cielo che promette pioggia può diventare vitale e virale. Christian Eriksen è riapparso per la prima volta in pubblico a Tisvildeleje, una località di vacanza sulla costa settentrionale della Danimarca. Immortalato da un incredulo ragazzino di 11 anni, che ha subito postato il selfie su Instagram, aggiungendo: “Che fortuna incontrare l’uomo di cui tutto il mondo parla!”. Dopo il terribile spavento per il malore in campo nella partita contro la Finlandia, dello scorso 12 giugno, dopo il ricovero e l’operazione al cuore, Eriksen sta infatti trascorrendo alcuni giorni di riposo. In attesa di capire cosa sarà del suo futuro calcistico. E ieri ha ricevuto l’invito, esteso anche alla moglie e ai medici che lo hanno salvato, ad assistere a Wembley alla finale degli Europei, in programma domenica sera tra le vincenti di Italia-Spagna e Inghilterra-Danimarca.

Tra 10-15 giorni

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Quello infatti resta un’incognita: gli è stato impiantato un defibrillatore cardiaco per regolarizzare l’aritmia e nelle prossime settimane si sottoporrà a ulteriori controlli che stabiliranno un eventuale ritorno in campo. Giovedì scatta il raduno interista. Christian ovviamente non sarà presente ad Appiano Gentile: avrà almeno un’altra settimana di relax e potrebbe essere a Milano nel giro di 10-15 giorni. La società aspetta la documentazione degli esami svolti in patria per decidere se e quali approfondimenti fare.

L’esempio di Blind

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La chiave rimane il defibrillatore impiantato di recente. Se verrà stabilito che dovrà aiutare stabilmente il cuore del danese, le possibilità di ottenere l’idoneità sportiva per tornare in Italia sono nulle. Se invece il defibrillatore sarà temporaneo, serviranno mesi ma esiste ancora una possibilità di rivederlo in nerazzurro. La cessione in Inghilterra, Olanda (Daley Blind dell’Ajax gioca con un defibrillatore) e Danimarca, dove i parametri per l’idoneità sportiva sono meno rigidi, resta l’ipotesi più probabile. Se invece Eriksen riuscisse a giocare ancora in Italia, l’Inter si troverebbe nella paradossale situazione di avere tre super mezzali sinistre: lo stesso Christian, Calhanoglu e Sensi.

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