Erika a Eto’o: “Sono tua figlia”, ma lui rifiuta ogni addebito e rischia la prigione

L’ex calciatore camerunese continua a ignorare la giustizia spagnola dopo la causa per paternità intentata nel 2019, con conseguenze gravissime secondo ‘El Español’.

Da qualche anno Samuel Eto’o è coinvolto in un caso di paternità di cui lui non vuole sapere nulla, ma che potrebbe metterlo nei guai seri con la giustizia. La giovane Erika Do Rosario Neves è colei che rivendica un test di paternità su Samuel Eto’o sottolineando che lei si sente sua figlia, frutto di una presunta relazione che il camerunese aveva avuto con la madre, Adilnelsa do Rosario. L’ex calciatore ignora la giustizia da più di due anni, gli stessi trascorsi da quando la giovane ha richiesto i test del DNA che si sono aggiunti alla pensione di 1.500 euro al mese che doveva pagare e che ha accumulato aggiungendo oltre 60.000 euro di debito in sospeso, come stabilito qualche mese fa.

Per questo Samuel Eto’o, dichiarato in contumacia, potrebbe rischiare una pena detentiva per non aver pagato i suoi debiti da questo punto di vista, secondo ‘El Español’ che nelle ultime ore, che ha parlato con Fernando Osuna, avvocato della giovane Erika. “Non ha pagato, ma è obbligato. Rischia di andare in prigione se continua a non pagare. Oltre a sequestrare quello che ha, che è tanto, può andare in galera perché in Spagna è un reato. Neanche noi vogliamo arrivare a tanto, e se lui paga va bene. Se continuano a rifiutare, presenteremo una denuncia per violazione dei doveri familiari. Oppure, che è lo stesso, per abbandono familiare”, ha spiegato l’avvocato. Le notizie che continuano ad arrivare al calciatore non sono ancora buone, mentre Samuel Eto’o prosegue senza voler sapere nulla della vicenda.

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