Ergastolo all’omicida dell’arbitro De Santis e della sua fidanzata

Condanna di primo grado per il 22enne De Marco, reo confesso di aver ucciso la coppia, nel 2020 a Lecce. Il fischietto pugliese, l’anno scorso, è stato promosso alla memoria arbitro di Serie A

Ergastolo ad Antonio De Marco per il duplice omicidio dell’arbitro Daniele De Santis, 33 anni, e della sua fidanzata, Eleonora Manta, di 30 anni, avvenuto la sera del 21 settembre 2020 nel loro appartamento, a Lecce. È la sentenza emessa, dopo due ore e mezza di camera di consiglio, dalla Corte d’assise di Lecce, che chiude così il processo di primo grado nei confronti di De Marco, studente di Scienze infermieristiche del Fazzi. Sposata, quindi, la tesi dell’accusa, inclusa la perizia dei consulenti della Procura secondo cui l’omicda era capace di intendere e di volere prima, durante e dopo l’atto.

La vicenda

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De Marco, 22enne di Casarano, ha ucciso De Santis e la fidanzata, suoi ex coinquilini, con 79 coltellate, nel settembre 2020 e, nel primo interrogatorio davanti ai magistrati ha subito confessato il duplice omicidio: “Ho fatto una cavolata . So di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia”. De Marco era stato coinquilino dei due fidanzati fino a qualche settimana prima, proprio nell’appartamento teatro della tragedia.

De Santis

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L’arbitro aveva comunicato a De Marco che non avrebbe più accettato inquilini, proprio perché la coppia aveva intenzione di farne la dimora. A spingere De Marco al duplice omicidio – secondo la pubblica accusa – sarebbe stato “un sentimento di rabbia nell’avere constatato la felicità altrui a fronte della sua solitudine”. De Santis aveva diretto oltre 130 partite tra Serie C, Serie D e Primavera, esordendo in B nel 2017 come quarto uomo in Pisa-Benevento. Nell’ultima stagione, 2019-20, aveva diretto 18 gare del campionato di Serie C ed era pronto a passare alla categoria superiore. L’anno scorso la Can lo ha promosso alla memoria arbitro di Serie A, il suo sogno.

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