Erano in prestito, a Napoli saranno in campo: la grande occasione di De Sciglio e Pellegrini

Con i sudamericani assenti, tocca a loro: vengono da un precampionato che con percorsi diversi li ha tolti dal mercato, e Allegri ci punta

C’entra naturalmente l’impatto senza precedenti della sosta delle nazionali, che nel contingente sudamericano colpisce la Juve soprattutto sulle fasce: Cuadrado si è fermato in Colombia dopo la nazionale per un attacco di gastroenterite, mentre Danilo e Alex Sandro sono attesi solo domani, nel giorno partita, che è praticamente sinonimo di indisponibilità con il Napoli. Ma c’entra anche la serietà con cui Mattia De Sciglio e Luca Pellegrini hanno vissuto la loro estate di rientro dal prestito rispettivamente da Lione e Genoa. Da subito con vista sulla possibilità non di ripartire ma di restare in bianconero come patrimonio del club e alternativa ai titolari.

PELLEGRINI

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Tra i tre laterali, grazie ai tempi rapidi del volo transoceanico l’unico con possibilità di dare un contributo reale al “Maradona” sarebbe stato Juan Cuadrado, che comunque si è giocato tutti e 90 i minuti nella vittoria della notte della sua Colombia con il Cile, 3-1. “Ma è rimasto in patria per accertamenti”, ha detto Allegri alla vigilia del Napoli parlando dell’attacco di gastroenterite che ha colpito il laterale. Così si annuncia la discesa in pista non solo di Mattia De Sciglio ma anche di Luca Pellegrini, entrambi rimasti alla Continassa per la sosta. Il laterale romano è stato sul mercato, non si sono concretizzate alcune strade, non ha trovato posto nella lista Champions ma è rimasto come soluzione interna per quel ruolo di vice Alex Sandro a lungo tra i più attenzionati dell’estate, con un cambio di passo in precampionato nella sfida contro l’Atalanta.

DE SCIGLIO

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A sinistra può giocare all’occorrenza anche Mattia De Sciglio e proprio la sua capacità di garantire affidabilità su entrambe le fasce è stata tra i fattori per cui prima di tanti altri è stato chiaro che lui alla Juve sarebbe rimasto come apprezzata risorsa tecnica, e non solo perché c’è un ultimo anno di contratto. Ritrovare in panchina Allegri, con cui De Sciglio aveva debuttato al Milan e con cui si era ritagliato una dimensione anche alla Signora (e finché è stata la Juve di Max, Mattia ha mantenuto anche la maglia azzurra), ha chiaramente cambiato le prospettive del laterale cresciuto nelle giovanili rossonere. Non è rimasto solo per l’importanza in spogliatoio e nel lavoro settimanale di un giocatore capace di rispettare le gerarchie, ma anche per l’utilità e la capacità di farsi trovare pronto quando serve. Come a Napoli, e sarà la prima di tante volte.

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