Epurazione Cagliari, pagano i grandi vecchi: Godin e Caceres

I difensori uruguaiani non convocati per la partita contro la Juventus. Sotto esame anche Dalbert e Keita

Dal nostro inviato Francesco Velluzzi

20 dicembre – Cagliari

Per colpa di chi? Diego Godin e Martin Caceres sono i primi due epurati del Cagliari. “Ci sono persone che non sono degne di indossare la maglia del Cagliari”, lo sfogo a fine partita in sala stampa del direttore sportivo rossoblù Stefano Capozucca. Oggi dalla lista dei convocati per la gara di domani all’Allianz Stadium di Torino contro la Juventus, mancheranno Razvan Marin, squalificato e Nahitan Nandez che ha una contusione alla coscia sinistra, ma quasi certamente saranno depennati pure altri due uruguaiani. Pagano dunque il Faraone, simbolo della Celeste, e l’altro uomo esperto, Martin Caceres, che, fin qui, della sua esperienza ha mostrato davvero poco. Nel mirino sono finiti pure l’esterno brasiliano Dalbert e l’attaccante senegalese Keita Balde che a gennaio partirà per la coppa D’Africa e, dopo un avvio scoppiettante, non sembra più tanto in sintonia.

Linea dura

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Il Cagliari adotta, quindi, la linea dura, il muro contro muro con i giocatori (giova?) sperando di liberarsi di alcuni di loro dai primi di gennaio. Mica semplice eh. Chi prende dei calciatori che una società definisce “indegni di indossare la sua maglia”? Godin, 36 anni a febbraio, schierato 11 volte in questo torneo (ma solo perché ha avuto dei guai fisici), è prigioniero del suo ingaggio di 4 milioni per questa stagione. Caceres, 35 anni ad aprile, dovrà togliere il disturbo o resterà fuori. Su Dalbert ci sono ancora speranze. Ma in 11 presenze non ha fatto vedere i numeri che ci si aspettava. La società, intesa come presidente Tommaso Giulini, vorrebbe invece aspettare il più deludente di tutti, Kevin Strootman (ma occhio a Pulgar e Amrabat) che ha “ripulito” il ginocchio e da febbraio dovrebbe ripartire a mille. Difficile recuperare alla causa il centrale difensivo polacco Sebastian Walukiewicz, che si è operato all’anca e che non vuole restare. Fuori causa, e qui sta uno dei problemi del Cagliari, la mezzala Marko Rog che si è rotto nuovamente il crociato e che prima di aprile sarà difficile rivedere in campo. Insomma, fatta la conta, domani a casa Juve il Cagliari (in ritiro da ieri sera), senza attingere dalla Primavera e includendo l’ormai recuperato Faragò che non gioca da tantissimo, andrà con 21 elementi.

Allenatore

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Ma in città, nel mirino dei tifosi, c’è soprattutto il tecnico Walter Mazzarri che, invece, il club continua a difendere e confermare. Perché dopo 14 partite in cui ne ha vinta una sola? Perché con una squadra che non esprime un gioco e una minima trama offensiva? Perché, nonostante sia palese che gran parte dei giocatori non siano in sintonia con lui? Perché, visto che il Cagliari non si schioda dal penultimo posto e con lui ha prodotto solo 12 gol (Semplici cinque in tre gare) restando sette partite senza segnarne uno e subendone otto nelle ultime due? Mazzarri guadagna tanto, intorno ai 2 milioni, e un nuovo esonero, per un club, che non naviga nell’oro, sarebbe una mazzata. Sotto contratto c’è già Leonardo Semplici (800 mila) che il presidente non vuole richiamare e i tifosi rivorrebbero. Mazzarri non intende dimettersi, ma sta, sue parole di venerdì, programmando il mercato di riparazione in sintonia col club. Con i suoi uomini è convinto di salvarsi. Ma il mercato non sarà semplice e la squadra di punti ne ha soltanto 10.

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