Entrano Sensi, Hakimi, Vidal, Nainggolan e Sanchez: ora è un’Inter infinita, come la Juve

Conte ha a disposizione una panchina profondissima: bianconeri raggiunti anche nella ricchezza delle alternative

Al 63′ di Inter-Fiorentina, i viola sono avanti 3-2. Antonio Conte si gira verso la sua panchina e scopre una miniera d’oro. Entrano nell’ordine Sensi (meglio di Eriksen da trequartista), Hakimi (assist del 3-3 per Lukaku, un titolare fisso appena si sarà adattato al sistema di Conte), Vidal (prezioso anche senza entrare in episodi chiave), Nainggolan (buoni segnali) e Sanchez (corner sulla testa di D’Ambrosio, al di là dei demeriti di Vlahovic in marcatura).

COME LA JUVE

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Il salto di qualità a livello di profondità della rosa è talmente evidente da risultare clamoroso. Negli anni passati, anche nell’ultimo non esaltante con Sarri alla guida, la Juventus costruiva parte del gap con le avversarie proprio sfruttando la panchina. Pensiamo all’anno scorso: una Lazio scintillante esce dalla lotta scudetto coi bianconeri proprio dopo il lockdown, quando non ha alternative ai 12-13 giocatori base e deve giocare ogni 3 giorni. E la stessa Inter, nonostante gli innesti di gennaio, non aveva trutte queste alternative, anche per gli infortuni di Sanchez, Sensi e altri giocatori. Per un lungo periodo, il baby Esposito è stato l’unica alternativa alla Lu-La. E Conte giustamente se ne lamentava. La Juventus invece è quasi la stessa dell’anno scorso numericamente: sarà una bellissima lotta.

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