Empoli-Juve, Chiesa attaccante è un assist a Spalletti

TORINO – Per la Juve e per l’Italia. Il nuovo Chiesa lavora con due obiettivi: riportare la Signora al vertice e riprendersi la Nazionale, tornando ai livelli stellari dell’Europeo vinto due anni fa in cui incantò il continente. Il nuovo Chiesa è sbocciato già nella tournée negli Stati Uniti e nei primi test estivi: si è visto un giocatore diverso, rinato, desideroso di lasciarsi alle spalle le difficoltà della scorsa stagione, in cui ha pesato il complesso rientro dal grave infortunio. «Ha una gamba diversa» ha ribadito più volte Allegri. E proprio la ritrovata condizione fisica è stata la benzina principale del rilancio. Neppure la minaccia del mercato ha inciso: era uno dei sacrificabili, sono arrivate lusinghe dall’estero ma nulla di veramente allettante, per lui come per il club. Così nulla è cambiato e Chiesa è di nuovo al centro della Juve. Qualcosa di diverso, in verità, c’è: la posizione in campo. Max lo considera un attaccante e come tale lo utilizza: accanto a Vlahovic, per un tandem che promette decisamente bene, come hanno dimostrato le amichevoli e le prime due giornate di campionato. «Può fare 14-16 gol, deve convincersi di essere una punta» l’ha spronato l’allenatore. Federico gioca là davanti e non più esclusivamente sulla fascia: seconda punta che predilige partire dal centrosinistra per poi accentrarsi e cercare il tiro e andare al cross sul fondo, anche se il tecnico gli garantisce ampia libertà di muoversi su tutto il fronte offensivo. Il movimento di Chiesa ad allargarsi sulla sinistra è una delle chiavi della catena di sinistra, perché apre la strada agli inserimenti di Cambiaso e Rabiot. Combinazione che ha già fruttato il gol del francese all’esordio a Udine. Juve e Italia, si diceva: sì, perché l’evoluzione di Federico può tornare utile anche al neo ct Spalletti. La carenza di centravanti è un tema caldo della Nazionale. «Fra i convocati ci sono anche giocatori che possono fare il centravanti, pur avendo giocato sempre in altre posizioni» ha spiegato ieri Spalletti durante la sua presentazione. Uno di questi è proprio Chiesa, che la posizione di “falso nove” l’ha sperimentata proprio con Allegri.

Juve, la trasferta di Empoli

Stasera a Empoli il riferimento avanzato sarà Vlahovic, con il numero 7 al suo fianco. Allegri non cambia lo spartito: «Dusan sta facendo bene ed è più sereno perché sta meglio fisicamente. Sono molto fiducioso per la sua stagione, così come per quella di Federico, ma anche di Kean e Milik». Con Perin in porta al posto dell’infortunato Szczesny, le novità potrebbero essere Gatti, in vantaggio nel ballottaggio con Alex Sandro («Mi sono dispiaciuti i fischi a lui e a Locatelli») e l’esordio di Kostic, che insidia Cambiaso. «Pogba? Cerchiamo di tenerlo come le cose sante…».

Juve, la probabile formazione per l'Empoli: Allegri pensa a due novità

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Juve, la probabile formazione per l’Empoli: Allegri pensa a due novità

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