Inter, S. Inzaghi (all.): voto 7.
Sceglie di rischiare qualcosa con le riserve, però, alla fine ha ragione lui.
Non ci sono problemi dalla sua parte. Ruba la palla a Satriano per il 3-0 interista.
E’ il difensore che attacca di più.
Prima da titolare in campionato, non sfigura davanti a Parisi. nti minuti senza il bisogno di dannarsi l’anima.
Novanta minuti di anonimato. Sta nella sua posizione, osserva la manovra e non la indirizza mai.
Arriva quasi alla sufficienza per l’assist dell’1-0. Sbaglia tanto e gioca con indolenza. voto è per un’ammonizione stupida che prende per proteste quando l’Inter è già sul 2-0.
Nonostante la presenza di Brozovic, è lui il regista che l’Inter riconosce. ochi minuti per il ritorno a casa. Collabora con D’Ambrosio al recupero-palla su Satriano per il 3-0.
Mai incisivo, si limita a controllare le uscite di Ebuehi. n quarto d’ora di piena tranquillità.
Nella prima mezz’ora è il Lukaku di questa stagione: fuori partita. Poi fa un passo in avanti, comincia a trovare la posizione e a rifinire l’azione. Nel secondo tempo, è il vecchio grande Lukaku, quello di Conte per intendersi. Travolgente e incontenibile. Doppietta alla sua maniera, primo gol di destro, secondo di sinistro. E poi l’assist per Lautaro, come se volesse annunciare che la coppia è tornata.
Troppo distante dalla manovra. vede che ne ha voglia. Lotta su ogni pallone e poi sbuca nel momento giusto per raccogliere l’invito di Lukaku e trasformarlo in gol.

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