Empoli, calo certificato anche in attacco: solo quattro reti nelle ultime sette partite

Galles-Austria e Svezia-Repubblica Ceca si giocano il passaggio alle rispettive finali playoff. In campo molti giocatori del nostro campionato

I.Iandiorio-G.Saetta

24 marzo – Milano

Ci sono altri due “Renzo Barbera” carichi di elettricità in Europa stasera. Uno è il Cardiff City Stadium dove va in scena Galles-Austria. Un po’ più a Nord, nella Friends Arena di Solna, alle porte di Stoccolma, sempre alle 20.45 si giocherà Svezia-Repubblica Ceca. La vincente di Galles-Austria affronterà in finale la vincente di Scozia-Ucraina posticipata a giugno.

È vero che siamo l’Italia e parlare di Apocalisse in caso di mancata qualificazione non è esagerato, ma in Galles le aspettative non sono proprio leggere. I Dragoni padroni di casa vantano una sola partecipazione al Mondiale, datata 1958, la sesta edizione che si tenne in Svezia. Il Galles, trascinato dallo juventino John Charles, si spinse fino ai quarti di finale, dove venne eliminato dal Brasile di Pelé, poi campione.

fortino gallese

—  

Il fattore campo potrebbe essere determinante per la finale: il Galles è uscito imbattuto in casa nel girone di qualificazione: due vittorie e due pareggi in cui non ha mai subito più di un gol. Come nell’ultima e decisiva sfida contro la corazzata Belgio, quell’1-1 che ha permesso a Ramsey e compagni di tenere quel prezioso punticino di vantaggio sulla Repubblica Ceca. Se Ramsey non è più italiano dopo l’addio alla Juve, sarà della partita il “nostro” Ampadu, difensore-centrocampista del Venezia. Davanti la stella è Gareth Bale, che nonostante 77 minuti giocati da novembre, ha ribadito con forza di essere in “ottima forma”.

la carica di arna

—  

Occhi puntati anche sull’attacco avversario guidato dal bolognese Arnautovic. Il centravanti dell’Austria è uno che si carica di pari passo con il valore della partita. E ne sappiamo qualcosa noi campioni d’Europa, quando una sua rete, poi annullata, rischiò di buttarci fuori agli ottavi. Il cammino di Foda nelle qualificazioni non è stato agevole. L’Austria si è piazzata solo quarta nel Gruppo F dietro a Danimarca, Scozia e Israele, con 16 punti in 10 gare. Ma è stata ammessa ai playoff in quanto vincitrice del girone di Nations League.

qui praga

—  

Anche la Repubblica Ceca del c.t. Silhavy, 60 anni, a Praga dall’ottobre del 2018, si è qualificata ai playoff come vincente del gruppo 2 della Serie B di Nations. Nelle eliminatorie europee invece è finita dietro a Belgio e Galles. Ma agli ultimi Europei è giunta ai quarti, superando l’Olanda agli ottavi e perdendo poi con la Danimarca. Curiosa coincidenza: ieri ha dovuto spostare l’arrivo a Stoccolma, così come aveva fatto per andare a Budapest ad affrontare gli Oranje.

I cechi arrivano però con tante assenze: il bomber Schick, ex Roma, infortunato da metà febbraio; i difensori Coufal del West Ham, Novak, Celustka, Wiesner e Boril. Davanti manca anche Vydra del Burnley, ci sarà Hlozek, 19enne dello Sparta Praga e 10 gol in stagione. Il c.t. Silhavy, per guadagnarsi quella qualificazione che manca dal 2006, si affida al veronese Barak, che in stagione ha firmato 10 gol in Serie A, e al portierone Vaclik, ex Siviglia ora all’Olympiacos. In campo dovrebbero esserci anche i terzini del Venezia Mateju e il granata Zima.

I cechi hanno tanti giocatori di livello: lo hanno dimostrato agli Europei

Andersson, c.t. della Svezia

qui stoccolma

—  

“Faremo di tutto per vincere, ma loro hanno tanti giocatori di livello europeo, sono ben organizzati, fisici e hanno classe. L’hanno dimostrato all’Europeo”, ha avvertito il c.t. svedese Janne Andersson, alla guida da quasi 6 anni e che vorrebbe ripetere l’impresa del 2017, ai danni degli azzurri. Ha fuori Ibra e il terzino destro Krafth, squalificati. In panchina ha ragazzi validi come Elanga, 18 anni, del Manchester United, debuttante, l’ex palermitano Quaison e il bolognese Svanberg.

I punti di forza sono l’ex juventino Kulusevski, che al Tottenham di Conte si è ritrovato alla grande (2 gol e 4 assist) e Isak della Real Sociedad, che l’anno scorso era più decisivo, ma coi gialloblu ha firmato 4 reti nelle qualificazioni. E poi l’esperienza di Forsberg e Claesson.

Precedente Italia, Jorginho: "Sono incredulo, è difficile trovare risposte" Successivo ITALIA ELIMINATA DAI MONDIALI 2022 IN QATAR/ Ha perso con la Macedonia al 92'!