Elmas e la polemica sulla panchina: la verità del giocatore

Se ci fosse stato bisogno di dimostrare la profondità e la qualità della rosa del Napoli, la trasferta di Bergamo è stata l’ennesima dimostrazione. Kvaratskhelia marca visita? Ci pensa Elijf Elmas, il vero e proprio alter ego del georgiano. L’esterno macedone è stato decisivo contro l’Atalanta siglando il gol del 2-1, che ha dato alla squadra di Spalletti tre punti pesantissimi per rafforzare il primato in classifica.

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Elmas, il 12° titolare del Napoli

Elmas non è titolare nella formazione-tipo di Spalletti, che ha tante alternative in attacco, ma quando viene chiamato in causa risponde sempre presente, così ecco un altro gol decisivo dopo quello contro il Lecce, nell’unica partita pareggiata finora in campionato dal Napoli. Per il numero 7 azzurro una soddisfazione che arriva al termine di un periodo difficile, scandito dalla Story Instagram ironica sulle troppe panchine vissute nell’inizio di stagione, che aveva indispettito allenatore e società.

Elmas e la Story Instagram “incriminata”

Intervistato da DAZN al termine della gara di Bergamo Elmas è tornato anche su questo argomento: “La frase sulla panchina era solo una battuta, sono sempre stato contento anche quando non gioco. Non faccio mai polemiche e sono contento quando la mia squadra vince, come successo oggi. Dopo un momento difficile per me sono contento che il mister mi abbia dato fiducia e che il mio gol ci abbia permesso di portare a casa i tre punti. Siamo sulla strada giusta, ma il campionato è ancora lungo“.

“Kvaratskhelia? Ho sempre cercato di aiutarlo”

Poi un retroscena sul momento in cui Eljif ha saputo che sarebbe toccato proprio a lui sostituire Kvaratskhelia, con il quale il macedone ha un ottimo rapporto: “Il mister dà la formazione due ore prima della partita. Ero un po’ stressato perché non giocavo da tanto tempo, ma sono sempre pronto e darò sempre il massimo. Kvara è un bravo ragazzo, quando è arrivato ho cercato di aiutarlo. Sta facendo benissimo e sono contento per lui“.


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