Elisa Balsamo oro nel Mondiale donne di ciclismo VIDEO

DOHA – Ciclismo, Mondiale donne juniores: Elisa Balsamo vince l’oro.
La 18enne cuneese si impone in volata sul rettilineo di Doha. È il primo titolo che l’Italia conquista in questa rassegna iridata: “È per tutto il movimento femminile italiano”.
“Questa è un vittoria per tutto il movimento femminile in Italia – ha detto Balsamo con un sorriso raggiante -. Devo ringraziare le mie compagne, è il nostro titolo, non il mio. È stato incredibile”. Come scrive La Gazzetta dello Sport, sul podio la maglia con l’iride le è stata consegnata da Eddy Merckx. Il c.t. delle donne Dino Salvoldi, al microfono di RaiSport, ha esaltato la campionessa e ha parlato delle azzurrine: “Se il campione del mondo deve rappresentare il meglio della categoria non c’è dubbio che Elisa Balsamo è la più degna rappresentate. Questo gruppo di ragazze ha grande qualità, fare previsioni in questa fascia di età non è semplice. Ma penso che possiamo dormire sonni sereni e guardare al futuro con grande fiducia”.

Italia sul podio ai mondiali di ciclismo di Doha. Il norvegese Kristoffer Halvorsen, con il tempo di 3’40″53 (45,010 km/h di media), ha conquistato il titolo su strada in linea nella categoria Under 23, battendo allo sprint il tedesco Pascal Ackermann e l’azzurro Jakub Mareczko, che si prende la medaglia di bronzo. Dopo l’argento di Simone Consonni, nel Mondiale dello scorso anno, la Nazionale del commissario tecnico Marino Amadori ha messo le mani su due medaglie di bronzo: con Andrea Vendrame, nel Campionato europeo disputato un mese fa, e ora con Mareczko.

Un risultato che conferma la bontà del lavoro svolto in questi ultimi anni dal team Italia che, in due stagioni, con gli Under ha conquistato la Coppa delle Nazioni (2015) e il terzo posto quest’anno, oltre alle ultime medaglie. Malgrado il bronzo, Mareczko è apparso rammaricato per il terzo posto in Qatar. “Non è stata la volata che speravo – ha ammesso l’azzurro -. I norvegesi hanno comandato le operazioni fin dall’inizio, controllato la corsa e, negli ultimi chilometri, impostato il treno come volevano loro. Logico, ma anche corretto, che alla fine la maglia iridata la indossasse uno di loro. Devo ringraziare la squadra, che ha creduto in me. Mi dispiace per non essere riuscito a vincere ma, in quel contesto, non potevo fare meglio. Il rammarico c’è, anche se una medaglia ai Mondiali rappresenta sempre un buon risultato”.

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