El Khannouss, l’ultima scoperta del Genk

Il Genk segue l’impronta dell’Ajax. Stessa strategia manageriale: un megastore di giovani di valore. Da qui sono partiti, per il loro viaggio, giocatori del calibro di De Bruyne, Courtois, Milinkovic-Savic, Koulibaly, Trossard, e Malinovskyi. A livello di scouting ha creato una struttura all’avanguardia. Adesso il pezzo pregiato dell’argenteria è Bilal El Khannouss, mezzala, diciannove anni, nato in Belgio, a Strombeek-Bever, ma marocchino di passaporto. Il prezzo? Diciotto milioni. Questa è la base d’asta.

MANOVRE INGLESI – Tre gol e un assist in quindici partite di Jupiler Pro League. E’ già entrato nei radar dei club inglesi: dal Liverpool al Tottenham. Ma il Genk, avversario della Fiorentina in Conference, ha fatto sapere che non ha ancora preso impegni. Nessuna promessa, strada libera. Per cautelarsi, però, all’inizio di febbraio – dopo il Mondiale in Qatar con la sorprendente nazionale di Walid Regragui – gli ha prolungato il contratto fino al 2027.

IL NUMERO DIECI – Non ha un procuratore, ha scelto di farsi rappresentare dalla sua famiglia. Ha cominciato a giocare nel vivaio dell’Anderlecht. Ma poi, nell’estate de 2019, con il cartellino tasca, ha varcato i cancelli del centro sportivo del Genk. In campionato ha segnato al Sint-Truiden, al Bruges e al Mechelen. E’ alto un metro e 80, è ambidestro, è nato il 10 maggio del 2004. Tredici partite da titolare su quindici, il tecnico Wouter Vrancken gli ha consegnato la maglia numero 10.


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