Egitto seconda finalista: Camerun battuto ai rigori

Dopo che tempi regolamentari e supplementari sono finiti senza gol, hanno deciso i tiri dal dischetto: due parate per il portiere egiziano Gabaski

Sadio Mané contro Mohamed Salah. Le due frecce del Liverpool si contenderanno domenica la di Coppa d’Africa, avversari per un giorno nella finalissima. Dopo il Senegal, anche l’Egitto si aggiudica infatti la sua semifinale, superando ai rigori i padroni di casa del Camerun. I Leoni Indomabili giocano meglio il primo tempo, poi il match prosegue più equilibrato senza mai sbloccarsi. Gabaski para due penalty nella lotteria e viene portato in trionfo dai compagni di squadra.

Fase di studio

—  

All’orizzonte ci sono Mané e i suoi compagni del Senegal, così Toni Conceição pare guidare i padroni di casa in un match studiato al minimo dettaglio per disinnescare i Faraoni. L’occasione più importante della prima mezz’ora è senza dubbio dei Leoni Indomabili, pronti a ferire un Egitto un po’ compassato: è Michael Ngadeu a svettare di testa e a colpire l’incrocio dei pali. Il Camerun è comunque molto più convinto e pericoloso degli avversari, che paiono spesso e (mal)volentieri in affanno. Il capocannoniere Vincent Aboubakar è una minaccia costante, il napoletano André Zambo Anguissa pare una dinamo costante e Salah resta momentaneamente dormiente.

La mossa

—  

Dopo l’intervallo Carlos Queiroz si gioca la carta Trézéguet per dare una scossa al suo Egitto e l’assetto prende così sembianze ben più offensive. Un’uscita coraggiosa ma tempestiva di André Onana disinnesca una fuga di Salah, mentre più tardi il Camerun scheggia un altro legno per una partita certamente più pimpante, seppur contratta per l’alta posta in palio. I nervi scricchiolano, Queiroz si fa cacciare dall’arbitro e i supplementari diventano inevitabili.

Oltre il 90′

—  

Con il condottiero dei Faraoni allontanato prima dell’overtime, i supplementari sottolineano il fiato corto delle due squadre e il peso di ogni giocata della seconda semifinale. L’Egitto si divora una clamorosa occasione al 120’, poi lo spietato ago della bilancia prende le sembianze dei calci di rigore.

Apre l’infallibile Aboubakar (chi, se non lui), poi Gabaski neutralizza il penalty di Harold Moukoudi e lo stesso portiere si ripete su James Lea Siliki. Quando Clinton N’Jie completa la disastrosa sequenza dei padroni di casa concludendo a lato dagli undici metri, i Faraoni sono già in festa. Camerun fuori.

Precedente Fiorentina, dualismo in porta Dragowski-Terracciano: cosa fare? Successivo Smalling in tackle: "I procuratori? Sopravvalutati"