Effetto Buffon sulla Serie B: diritti tv anche all’estero, raddoppiano gli introiti

Le immagini del campionato cadetto sbarcano in Austria, Germania e Svizzera: i club incassano di più, e mancano ancora gli highlights

Chiamiamolo “effetto Buffon”. Ma potrebbe essere anche “effetto Inzaghi”. Oppure è la presenza di piazze importanti, o di imprenditori di grido. O ancora può essere la spettacolarità del campionato, che regala grande incertezza e propone tanti talenti per la Serie A: basta vedere da chi era composta la Nazionale campione d’Europa. Chissà. Di certo questa Serie B piace sempre di più e la risposta della vendita dei diritti televisivi è sorprendente. L’ultima dimostrazione si è avuta ieri, quando Helbiz Media, distributore esclusivo della Lega B dei diritti all’estero (acquistati qualche settimana fa per 2,5 milioni, contro i 700mila euro del triennio precedente), ha annunciato la vendita per la trasmissione in esclusiva delle partite in Germania, Austria e Svizzera. E non finisce qui, perché la vendita prosegue in tutto il mondo, soprattutto nel Nord America dove c’è stata un’importante richiesta relativa al campionato. Questo vuol dire che gli introiti potrebbero aumentare: quando la vendita all’estero supererà quei 2,5 milioni, il resto dei ricavi verrà diviso al 50% tra Helbiz Media e la Lega B.

I diritti per Austria, Germania e Svizzera li ha acquistati Cliq Digital, società leader nello stile di vita digitale e fornitore di servizi di intrattenimento in streaming ai consumatori di tutto il mondo con accesso illimitato a musica, audiolibri, sport, film e contenuti di gioco. Così Ben Bos, membro del cda: “Cliq avvicina gli appassionati agli sport che amano. La Serie B è un campionato affascinante e Cliq sta contribuendo a rimodellare il panorama dello streaming”. Soddisfatto Mauro Balata, presidente della Lega B: “Il nostro campionato è un prodotto straordinario, e ne è la dimostrazione questo accordo che ci permette di andare oltre i confini nazionali. Continueremo a lavorare per ampliare ulteriormente l’internazionalizzazione del nostro brand”. Idem Matteo Mammì, ceo di Heliz Media: “Siamo entusiasti, Cliq Digital fornirà un ottimo servizio promuovendo ulteriormente il calcio italiano a livello internazionale. Siamo concentrati sull’espansione della Serie B per raggiungere una base di pubblico più ampia e aumentare le entrate per i club”.

E pensare che rispetto al triennio precedente manca la Rai, che versava 2,2 milioni all’anno per l’anticipo del venerdì sera e per gli highlights (quelli del classico 90° minuto). Il bando per la vendita di questi ultimi è stato aperto proprio ieri e non sarà più in esclusiva, quindi le immagini salienti dei match potranno anche essere acquistate da più emittenti. D’altronde così è stato per i due pacchetti precedenti, che sono stati venduti entro la scadenza del 15 giugno. Se per il pacchetto digitale/satellite si era mossa soltanto Sky (16 milioni) – per mantenere un’offerta adeguata agli abbonati dopo aver perso la Serie A – per quello internet/mobile si sono mossi in tre: la stessa Sky, più Dazn ed Helbiz Media, che hanno versato 10 milioni a testa (sarebbero stati 16 da un acquirente unico e 12 se fossero stati due). Le società quindi si sfregano le mani e ringraziano per introiti praticamente raddoppiati rispetto al triennio precedente: da 24,9 milioni a 48,5 (per ora) all’anno, che si sommano ai proventi derivanti dalla legge Melandri (6%) e porteranno circa 8 milioni di euro a club, in base ai vari criteri di distribuzione.

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