Ecco perché l’Inter ha fatto ricorso per Lukaku: a Torino ha esultato come altre volte

Letto il referto di gara, nel quale c’è la ricostruzione degli uomini della Procura Federale, l’obiettivo dell’avvocato Capellini è ottenere l’annullamento della squalifica come successo a Muntari nel 2017. Così Inzaghi potrebbe schierare Big Rom nella semifinale di ritorno di Coppa Italia di mercoledì 26

L’Inter ha depositato oggi il suo appello contro la squalifica di una giornata di Romelu Lukaku. La decisione di presentare ricorso alla Corte Sportiva d’Appello per cancellare il secondo giallo del 4 aprile all’Allianz Stadium, quello provocato dalla consueta esultanza di Big Rom (una mano alla fronte in segno di saluto militare, l’indice dell’altra mano alla bocca in segno di silenzio), non è stata presa oggi, ma da tempo. Tanto è vero che attraverso il preavviso di ricorso l’avvocato Angelo Capellini ha avuto accesso al referto della gara redatto dall’arbitro e dagli altri ufficiali, quello sul quale il Giudice Sportivo si è basato per le sue decisioni. Leggere il referto ha convinto il club di viale della Liberazione che ci siano i margini per annullare la squalifica e avere a disposizione Big Rom per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, quella di mercoledì 26 a San Siro contro la Juventus.

REFERTO

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Nel referto, oltre alla “riproduzione del verso della scimmia (“Uhh Uhh”) effettuato dalla maggioranza dei 5.034 spettatori occupanti il settore (la curva della Juventus, ndr)” e ai “ripetuti insulti di carattere discriminatorio quali negro di m…”, gli uomini della Procura Federale hanno certificato che “al 94’ circa, dopo aver realizzato il calcio di rigore assegnato all’Inter dal direttore di gara, Lukaku si rivolgeva in direzione dei sostenitori della società Juventus occupanti il primo anello del settore denominato Tribuna Sud mimando il saluto militare alla visiera con la mano destra e l’invito a fare silenzio (ponendo il dito in posizione verticale perpendicolare al naso) con quella sinistra”. Si tratta della stessa esultanza che il belga aveva fatto in precedenza con la maglia della sua nazionale e poi con quella dell’Inter, dopo il rigore del 2-0 del Da Luz. Quindi, secondo l’Inter, niente di provocatorio o diverso dal solito.

PRECEDENTI E BUON SENSO

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La Corte Sportiva d’Appello della Figc nel 2017 aveva annullato la giornata di squalifica che Muntari aveva preso per doppia ammonizione, per far rilevare e poi protestare contro i cori razzisti dei quali era stato oggetto durante Cagliari-Pescara da parte dei supporters rossoblù. Il precedente sul quale l’Inter insisterà è questo. C’è inoltre un altro “particolare” da considerare: la squalifica di una giornata della curva della Juventus è stata momentaneamente sospesa (in attesa del giudizio definitivo che si svolgerà prima di Juventus-Napoli del 23), mentre Lukaku, oggetto degli insulti razzisti messi a referto, in questo momento salterà la semifinale di ritorno. Considerato quanti, anche all’estero, hanno condannato l’episodio razzista, per il nostro calcio non sarebbe una bella pubblicità.

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