Secondo la stampa francese il nuovo direttore sportivo avrà a disposizione un ingente budget più i soldi delle cessioni. Nel mirino Aubameyang, Diego Costa, Aguero e Mbappé
ROMA – La finale di Champions League persa a Cardiff contro il Real Madrid brucia ancora ma la Juventus sta già progettando la rivincita. Dopo il rinnovo di Massimiliano Allegri, Paratici e Marotta stanno già setacciando diverse piste di calciomercato per regalare al tecnico i rinforzi necessari per ritentare di conquistare il ‘Triplete’. Non sarà facile, perché gli altri grandi club d’Europa non staranno certamente a guardare e tra questi c’è anche il Paris Saint-Germain, che si è dovuto accontentare incredibilmente della sola Coppa di Francia. Secondi dietro al Monaco nella Ligue 1 e clamorosamente rimontati dal Barcellona negli ottavi di Champions i parigini, che hanno comunque confermato il tecnico Emery, non hanno alcuna intenzione di mollare ed anzi rilanciano. Ed è il ‘Le Parisien’ a rivelare come la società di Al-Khelaifi «garantirà al nuovo direttore sportivo Antero Henrique la facoltà di spendere 220milioni nel calciomercato estivo e invernale senza contare però eventuali entrate da cessioni che andrebbero a rimpolparlo ancora di più».
LOTTA TRA TITANI – Una cifra incredibile, se si considera che «lo scorso anno il Psg ha speso 144 milioni nelle due finestre aperte ai trasferimenti» e che nella storia è stata «superata solamente dai 257 investiti dal Real Madrid nel 2009, mentre il City l’anno scorso ne ha spesi 213 per dieci acquisti e lo United è arrivato a quota 207 tra i quali ci sono i 127 sborsati per lo juventino Pogba divenuto così il calciatore più costoso di sempre». Ecco dunque che il Psg fa davvero paura alle concorrenti, facendo parte della ristretta cerchia di club in grado di tirare fuori anche 100-120 milioni per un solo calciatore che, sempre secondo il quotidiano parigino, può essere «uno tra Aubameyang del Borussia Dortmund, Diego Costa del Chelsea, Aguero del Manchester City o Mbappé del Monaco, anche se quest’ultimo sembra un sogno già svanito».
